PIOMBINO (Livorno)
L’imprevisto della storia: il rilancio del polo siderurgico di Piombino potrebbe arrivare dal progetto Metinvest-Danieli da due miliardi di euro per una nuova acciaieria. La distruzione del complesso ucraino Azovstal a causa dell’invasione russa ha fatto accelerare i tempi per la realizzazione di un nuovo sito produttivo in Europa da parte del gruppo del magnate Yuriy Ryzhenkov, ceo di Metinvest. Un’occasione che il governo Meloni intende cogliere al volo nel quadro dei rapporti con l’Ucraina. Per questo dopo le difficoltà in Friuli Venezia Giulia (il progetto non piace alla comunità locale), l’attenzione si è spostata su Piombino dove c’è una grande area siderurgica di 900 ettari in gran parte non più utilizzata e ottimi collegamenti portuali. Il ministro delle imprese Adolfo Urso nel giro di poche ore ha parlato con il sindaco Francesco Ferrari e col presidente della Regione Eugenio Giani. E sia Ferrari che Giani ieri hanno confermato l’esistenza di un nuovo progetto per Piombino in aggiunta all’attuale insediamento Jsw. Comune e Regione in buona sostanza collaboreranno con Urso per portare a casa l’investimento.
"E’ un percorso condiviso che stiamo intraprendendo – dice Ferrari – un percorso di stimolo ad andare avanti in maniera celere perché la città, ma soprattutto i lavoratori non possono pù aspettare, dopo anni di cassa integrazione". D’accordo anche Giani: "L’importante è coordinarsi bene tra tutte le istituzioni per ridare al polo siderurgico di Piombino un ruolo nazionale nella produzione dell’acciaio". I sindacati sono prudenti perché in questi anni ci sono stati vari progetti poi tramontati. Ma tornare a produrre acciaio con un nuovo forno elettrico e poter utilizzare il semilavorato per i laminatoi delle rotaie Jsw e anche per le linee di zincatura di Magona, è proprio il progetto tante volte sollecitato da Fim, Fiom e Uilm. "Chiediamo una convocazione al ministero – spiega il segretario Uilm Lorenzo Fusco – sia per il piano Jsw che per i nuovi progetti. In assenza di novità organizzeremo uno sciopero bloccando la spedizione delle rotaie".
Maila Papi