
Il governatore Eugenio Giani, Stefano Liani di Anas e il sindaco Francesco Ferrari al sopralluogo
PIOMBINO (Livorno)Si lavora a pieno ritmo nei cantieri del lotto 1 della quattro corsie 398-porto a Piombino. C’è stato il sopralluogo del presidente della Regione Eugenio Giani che è anche commissario per l’opera. "È un altro tassello fondamentale per la Piombino del futuro – ha detto il presidente Giani – dopo la rotonda di Gagno inaugurata nel maggio scorso adesso con l’avanzamento della bretella che collegherà direttamente l’Aurelia al porto vediamo una prospettiva fondamentale per lo sviluppo di questo territorio. Una strada a 4 corsie che sarà di grande supporto alle attività economiche, al turismo, alleggerendo il traffico cittadino e che il secondo lotto completerà con l’accesso diretto al terminal del porto". La nuova strada sarà aperta entro la fine del 2026.
Insieme al presidente Giani l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli, il responsabile della struttura territoriale toscana Anas Stefano Liani e i tecnici. Hanno partecipato anche il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, il presidente della Port Authority Luciano Guerrieri e la vicecommissaria per l’opera Roberta Macii (il commissario è Giani). Già tracciati e percorribili su sterrato i tre chilometri e 150 metri del lotto che arriverà fino alla rotonda del Gagno, realizzando di fatto la seconda via d’accesso per Piombino. I lavori hanno un costo previsto di 78 milioni di euro e la nuova strada sarà aperta entro la fine del 2026. Giani ha ricordato sblocco dell’opera: "Era l’agosto del 2022 e si andava a rilento, io come commissario per il rigassificatore posi al governo in modo netto la questione della strada 398 e devo dire che da quel momento le cose presero velocità e si sono potuti aprire i cantieri". E’ stato poi necessario un anno di tempo per la bonifica degli ordigni bellici che ha richiesto tecniche particolari e per la risoluzione di tutte le interferenze con altri impianti e collegamenti (Terna, Snam, Tim, E-distribuzione). Inoltre operando in parte all’interno del Sin, è stato necessario adottare le giuste procedure per tutti gli interventi. Molto tempo è stato richiesto anche da tutte le operazioni di consolidamento del tracciato con palificazioni sotterranee in quanto la strada scorre in area semipaludosa. Nel cantiere operano 28 persone oltre ai agli autisti impegnati con i camion che portano il materiale.
"Tanto lavoro fatto non si è visto perché preparatorio – hanno spiegato i tecnici Anas – ma ora entriamo nella nuova fase, con la realizzazione dei ponti (ce ne sono tre: il sovrappasso della Geodetica, quello delle ferrovia e quello delle Terre Rosse) e l’ampliamento della sede stradale"
Maila Papi