REDAZIONE CRONACA

Barca alla deriva, chi è l'imprenditore scomparso

La vita di Pietro Fogliani, proprietario dell'imbarcazione trovata senza nessuno a bordo

Pietro Fogliani

Livorno, 22 agosto 2018 - Proprietario della Ceramica Serra, aquisita l’anno scorso da un gruppo inglese, appassionato di barche, di rally, di motori e di sport estremi; Pietro Fogliani, sassolese, ha 56 anni e due figli (un ragazzo e una ragazza).

«Non sappiamo nulla, non risponde al telefono da qualche giorno, vorremo anche noi capire cosa sta succedendo», riferiscono angosciati dalla famiglia nella quale in queste ore comprensibilmente si ha poca voglia di parlare. In questi giorni nessuno si è preoccupato più di tanto della sua assenza o della mancanza di messaggi: era spesso all’estero ed era solito non dare notizie. I familiari lo hanno saputo solo ieri, quando la notizia della sua scomparsa è diventata ufficiale.

Pietro è il figlio di Eusebio, 83 anni, pioniere della ceramica e patron della Serra prima che la passasse di mano al figlio. Suo padre tra l’altro fu vittima qualche anno di un rocambolesco rapimento in Messico, dove spesso si recava per lavoro e per vacanza, poi fortunatamente risolto con un lieto fine.

Cosmopolita, Pietro ha cominciato a lavorare nella ceramica del padre fin da giovanissimo: legato al territorio, ha sempre interpretato però il ruolo di imprenditore girando il mondo, acquisendo contatti ed esperienze da integrare poi nella sua azienda. Nel novembre dell’anno scorso fu lo stesso Pietro ad annunciare l’acquisto dell’azienda da parte del gruppo anglo-australiano di pavimentazione internazionale Victoria Plc di 120 anni con sede a Kidderminster, quotato al mercato azionario di Londra. Un’operazione da 56 milioni di euro (un valore cinque volte l’Ebitda dell’azienda), di cui 36 pagati subito.

Sul fronte sportivo, dopo la Parigi-Dakar, una delle sue ultime ‘imprese’ è stata l’Abu Dhabi Desert Challenge 2014, 280 chilometri di dune nel deserto, unico equipaggio italiano tra le auto in gara.

Giampaolo Annese