IRENE CARLOTTA CICORA
Cronaca

«Prostitute, spacciatori e ladri: in zona stazione ormai è il Bronx» / FOTO

La denuncia della gente: Corallo, dormitorio invaso dai rifiuti

Lo stato di degrado a due passi dalle Terme del Corallo

Livorno, 8 agosto 2017 - "Qui è il Bronx... Una curva ci nasconde agli occhi dell’opinione pubblica. Si arriva con l’immaginazione fino alla Posta, poi il nulla. Ma noi qui ci abitiamo, proprio accanto alle Terme del Corallo e sotto il cavalcavia: il senso di pericolo e il disprezzo per il degrado selvaggio ormai fanno parte di noi. Ma non è giusto».

Lucia Gori, residente in piazza Dante nella palazzina che fu abitazione dell’ultimo custode del Corallo, lancia un appello al sindaco Filippo Nogarin: «Non ci sono cittadini di serie B, eppure sotto questo cavalcavia succede di tutto e proprio davanti ai nostri occhi. Se chiediamo aiuto anche le forze dell’ordine ci snobbano: ogni giorno, già dal primo pomeriggio, si piazzano nell’angolino tra il basamento del ponte e la cancellata almeno tre prostitute. Poi a ruota si vedono i loro protettori e, questo è davvero intollerabile, un’infilata di “clienti” parcheggiati proprio sotto le nostre finestre. Impossibile pensare di uscire dopo una certa ora anche solo per andare a buttare la spazzatura».

La signora Gori – che è nipote dell’ultimo custore del complesso Liberty – insieme al marito Roberto Antichi, hanno da pochi mesi deciso di prendere un cane da guardia. Questo anche per precauzione, visto che i pericoli nella zona di piazza Dante sono davvero... alla porta.

"Capita spesso che persone scavalchino il nostro muro di recinzione in cerca di qualcosa da rubare – spiega – Tante volte ci hanno preso i panni stesi ma in casa non sono mai riusciti a entrare: abbiamo delle belle sbarre che scoraggerebbero chiunque. Ma non ci sentiamo al sicuro, questa zona sembra dimenticata. Abbiamo fatto raccolte firme, denunciato tante volte a chi di dovere episodi di prostituzione e spaccio: tutto inutile».

Camminiamo intorno al palazzo circondato da transenne, che la notte si trasforma in un dormitorio. «Qui abitavano i dipendenti della Coca Cola – racconta la signora – Ora guardi il cumulo di spazzatura, materassi ed escrementi che si vede affacciandosi alle finestre con le inferriate che danno sulla strada. Entrare? E’ un gioco da ragazzi– qua la notte vengono a dormire tantissimi stranieri, scavalcano il ponteggio ed entrano dentro». «A fianco al cancellone principale, sotto il cavalcavia, c’è un trincio nella rete dove clienti e prostitute e non so chi altro entra e fa come gli pare – conclude Antichi – Quanto ancora dobbiamo sopportare?».