A Pianosa un gruppo di detenuti a guardia dei nidi delle tartarughe marine

Nella minuscola spiaggia di Cala Giovanna, a Pianosa, in poco più di un mese si sono registrati ben 6 nidi in 250 metri di arenile

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Nido caretta caretta in una foto d'archivio

Pianosa (Livorno), 25 luglio 2024 – I detenuti sorveglieranno le nascite delle tartarughe marine Caretta Caretta. Succede a Pianosa, nell’ex isola carcere. 

La novità è prevista grazie ad un protocollo d'intesa tra Legambiente Arcipelago Toscano e la direzione della casa di reclusione di Porto Azzurro (Livorno). L'accordo, spiega una nota, mira ad aiutare l'associazione ambientalista a gestire l'eccezionale numero di nidificazioni di tartarughe marine nella minuscola spiaggia di Cala Giovanna, sull'isola di Pianosa, dove in poco più di un mese si sono registrati ben 6 nidi in 250 metri di arenile.

Sette detenuti, beneficiari del lavoro all'esterno della sezione autonoma di Pianosa del carcere di Porto Azzurro, coordinati dall'ispettore superiore Puccini Roberto, hanno partecipato ad un apposito corso di formazione tenuto da Isa Tonso, responsabile del progetto per la protezione delle tartarughe marine di Legambiente Arcipelago Toscano e del parco nazionale dell'Arcipelago toscano, e si sono impegnati a scendere sulla spiaggia prima dell'arrivo dei visitatori dall'Elba per controllare i nidi e le eventuali schiuse che inizieranno in agosto. «È stato molto facile fare questo corso - sottolinea Tonso -: mi sono trovata di fronte persone molto preparate e documentate sulla vita e le abitudini delle tartarughe marine, che non avranno difficoltà a trovare le minuscole e innumerevoli tracce lasciate dalle piccole pinne delle tartarughine che usciranno dal nido per percorrere la sabbia chiara di Pianosa e tuffarsi nel suo Mare trasparente e pieno di vita». Da parte sua, Legambiente Arcipelago Toscano «ringrazia la direttrice della casa di reclusione di Porto Azzurro, dottoressa Martina Carducci, che ha fortemente voluto questo progetto che rappresenta un momento di crescita umana e sociale per tutti quelli che partecipano a questa magnifica e disinteressata operazione di volontariato ambientale».