Parchi ok in Val di Cornia, nonostante la crisi covid

Dati incoraggianti in termini di presenze dopo la chiusura forzata. Solo a luglio cinquemila visitatori

Il presidente Parchi Alessandro Bruni

Il presidente Parchi Alessandro Bruni

Piombino, 25 luglio 2020 - La società Parchi Val di Cornia si mette dietro le spalle il lockdown con dati positivi e l’organico a pieno regime. A due mesi dalla riapertura dopo il covid 19 il presidente Alessandro Bruni e l’amministratore delegato Mauro Tognoli, tracciano un bilancio con dati incoraggianti. "Il sistema dei Parchi e Musei della Val di Cornia è in piena attività, dopo il lockdown, ha riaperto al pubblico in tempi record tutte le sue strutture, attuando scelte coraggiose. La vendita online dei biglietti per evitare code e assembramenti e le visite guidate introdotte anche nei musei sono solo alcune delle azioni intraprese per rilanciare e migliorare il servizio offerto ai visitatori" spiegano Bruni e Tognoli.

Ad oggi il mese di luglio ha fatto registrare oltre 5.000 visitatori che hanno scelto di visitare il sistema di Parchi e Musei della Val di Cornia. Tra tutti spicca il dato delle presenze registrato al Parco archeologico di Baratti e Populonia che, da solo, ha raggiunto quasi 3.500 visitatori paganti con un aumento del 12% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019. Questo nonostante i limiti di accoglienza dettati dai dispositivi di contingentamento anti-covid. L’attivazione dei servizi non può avvenire senza le persone: per offrire servizi di alta qualità e gestire con professionalità le strutture, la società Parchi Val di Cornia, entro fine mese, arriverà ad avere a pieno organico circa 55 dipendenti stagionali, per integrare l’organico dei 28 dipendenti fissi. Un contributo per la icaduta occupazionale sul territorio, che si concretizza anche nell’indotto creato dalla Società Parchi, che ad oggi conta circa 100 aziende tra fornitori di servizi e prodotti, gestori di strutture".

m. p.