
Livorno, 8 ottobre 2023 – Sulla rivoluzione in corso dei reparti ospedalieri livornesi anche il Pd dice la sua: "Il riassetto dei reparti si misura con un problema affrontato nella nostra campagna regionale "La salute prima di tutto, e che riguarda il tetto di spesa sul personale e la scarsità di medici", avverte Federico Mirabelli. E sulla discussa penalizzazione del reparto di medicina generale, in termini di posto letto, il partito "rileva criticità".
Questo e molto altro è stato oggetto di una conferenza stampa Pd, ieri a Palazzo Civico, a cui hanno preso parte oltre al segretario comunale anche i consiglieri Piero Tomei e Enrico Bianchi. "L’organizzazione proposta - aggiunge Mirabelli - mostra a nostro avviso criticità su medicina generale, in quanto reparto base dell’ospedale di Livorno; per questo avremo a giorni un passaggio col sindaco in vista dell’interlocuzione istituzionale che ci sarà con l’Usl".
Per Bianchi, il progetto di riassetto è "passibile di rimaneggiamenti: va migliorato". Criticità, per dovere di cronaca, sollevate pure dalla coordinatrice di Forza Italia Elisa Amato, dettasi "preoccupata". Sul punto, però, Tomei avverte: "Le preoccupazioni del Pd sono anche di Forza Italia, non il contrario, con le destre che, sulla sanità, in consiglio comunale sono le prime a dire ’No al nuovo ospedale’".
Il Pd ha annunciato una mobilitazione nelle piazze (a livello locale, raccolta firme sabato 14 ottobre al mercato centrale e in via Grande), sulla scia dell’"autunno militante" targato Elly Schlein. "Il taglio alle spese da stanziare in legge di bilancio e la revisione dei fondi Pnrr su progetti di medicina territoriale a danno della sanità pubblica", sono i campanelli d’allarme lanciati all’unisono da Bianchi, Tomei e Mirabelli.
"La Toscana, regione più virtuosa per Lea ed Extra Lea, risentirà più di altre rispetto ai tagli decisi dal governo Meloni", denuncia Tomei. Il punto per i dem, sono le stime "allarmanti" prodotte da Palazzo Chigi per il triennio 2023/26, sulla base della nota di aggiornamento al Def, che galleggiano in percentuale dal 6,6 al 6,1% di spesa per la sanità rispetto al Pil. "Serve mantenere investimenti costanti mai al di sotto del 7%", la ricetta del Pd di Mirabelli. Eppure con Speranza ministro quel tetto del 7% è stato raggiunto (e sforato) solo nel biennio della pandemia. "Ma rispetto al 2019, era un altro mondo - dice Bianchi -: il 6,4 di Speranza del ‘19 vale il 7,5% di oggi".
di Francesco Ingardia