MAILA PAPI
Cronaca

Nave rigassificatrice a Piombino. Aumentano i sì alla permanenza

Jsw Steel e Metinvest favorevoli per il dopo luglio 2026. Il sindaco dice no, ma si va verso una proroga

La nave rigassificatrice nel porto di Piombino. Resterà dopo luglio 2026?

La nave rigassificatrice nel porto di Piombino. Resterà dopo luglio 2026?

PIOMBINO (Livorno)Si aggiungono altri sì alla permanenza della nave rigassificatrice Italis Lng in porto a Piombino. Dopo la richiesta degli operatori portuali per il prolungamento oltre luglio 2026, dopo che anche Confindustria Toscana si è detta favorevole a questa ipotesi, arriva il sì di Jsw Steel Italy e di Metinvest, le aziende siderurgiche che stanno per presentare il piano di rilancio del polo industriale di Piombino e che sono interessate all’approvvigionamento energetico.

"In un mondo contrassegnato da tensioni che si riflettono sull’approvvigionamento di energia, mantenere il rigassificatore a Piombino sarebbe un boost fondamentale, se non essenziale, per lo sviluppo del polo siderurgico su cui il governo e le aziende coinvolte si stanno impegnando", ha affermato il vicepresidente esecutivo di Jsw, Marco Carrai. Come ha riportato il sito T24, oltre a Carrai c’è anche una approvazione sostanziale da parte di Metinvest. "Sulla base delle normative portuali vigenti, il rigassificatore non sembra comportare particolari impedimenti alla gestione delle attività di carico e scarico merci previste dal progetto", hanno sostenuto fonti vicine al progetto Metinvest.

Come è emerso in modo netto in questi ultimi mesi le aziende italiane hanno costi per l’energia che sono molto più alti rispetto ad altri Paesi Europei. Il rigassificatore da solo non risolve il problema, ma di certo può contribuire a contenere la spesa nel quadro di un accordo complessivo per il rilancio del polo siderurgico piombinese. Perché proprio nel momento in cui si va a scrivere l’Accordo di Programma tra Ministero delle Imprese, Istituzioni locali e le aziende Metinvest Adria e Jsw, è possibile inserire un intervento statale che agevoli l’avvio delle nuove produzioni di acciaio.

Metinvest ha programmato un investimento di oltre due miliardi di euro con centinaia di posti di lavoro, una prospettiva fondamentale non solo per Piombino, ma per tutto il comparto industriale italiano che viene da 23 mesi di calo di produzione consecutivi ed ha bisogno di invertire la rotta. Una inversione che non sembra possibile senza affrontare in modo pragmatico il nodo dell’energia. Chiudere un hub del gas proprio mentre si cerca di rilanciare l’industria non sembra un’idea molto brillante.

Tuttavia l’autorizzazione per il rigassificatore di Snam è prevista fino a luglio 2026 e il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ribadisce il no alla permanenza oltre il limite. La decisione, trattandosi di un tema nazionale, spetta al Governo – come ha ricordato anche il governatore Eugenio Giani su ’Milano Finanza’ – e ogni giorno che passa, non essendo stata attivata la procedura per un’autorizzazione alla collocazione in altri luoghi, appare probabile una proroga per Piombino.