MAILA PAPI
Cronaca

Nasce Unicoop Etruria. Il colosso del consumo

Si aggregano la Tirreno di Piombino e la Centro Italia di Castiglione del Lago

Simonetta Radi, presidente Unicoop Tirreno, e Antonio Bomarsi, presidente Unicoop Centro

Simonetta Radi, presidente Unicoop Tirreno, e Antonio Bomarsi, presidente Unicoop Centro

PIOMBINO (Livorno)Unicoop Etruria: è il nome scelto per l’aggregazione di due cooperative di consumo storiche di Toscana, Lazio e Umbria. Ieri è stato presentato il piano industriale per arrivare nei prossimi tre anni a creare un corpo unico con 800 mila soci. A dare il via al processo sono la Unicoop Tirreno di Piombino e Coop Centro Italia di Castiglione del Lago. Il percorso di aggregazione, deliberato dai rispettivi Cda, è stato presentato agli organismi di rappresentanza dei soci, al personale direttivo e alle organizzazioni sindacali. Per ora non è stata indicata quale sarà la sede principale, ma Unicoop Tirreno con 510mila soci ha una base che è quasi il doppio di Unicoop Centro Italia (270mila soci) per cui è ragionevole prevedere che possa avere un peso maggiore. A febbraio saranno convocate le assemblee dei soci.

Dal punto di vista numerico, Unicoop Tirreno, con sede a Piombino, è nata 80 anni fa e oggi ha 510mila soci, 3500 dipendenti e 98 supermercati in Toscana, Lazio e Umbria. Coop Centro Italia invece ha oltre 270mila soci, 2300 lavoratori e 76 punti vendita in Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo. Unendo le forze e la rete vendita potranno dare vita ad una delle più grandi cooperative di consumo in Italia. Aggregazioni di questo tipo sono state negli anni una costante tra le cooperative di consumatori, in linea anche con il ’Documento programmatico per il rinnovamento delle coop di consumatori’ approvato a settembre a Populonia, sempre nel Comune di Piombino.

Una delle novità sarà il coinvolgimento dei soci, che attraverso l’adozione di un nuovo modello di governance rafforzeranno il loro ruolo nelle scelte della cooperativa. Attualmente le due cooperative hanno un assetto di tipo tradizionale. L’assetto di Unicoop Etruria sarà invece basato su una divisione chiara di ruoli tra chi rappresenta i soci e chi ha la responsabilità della gestione, ovvero rispettivamente il Consiglio di sorveglianza e il Consiglio di gestione.

"La nascente cooperativa sarà una realtà solida e protesa verso il futuro, impegnata per offrire prodotti e servizi alle migliori condizioni di mercato, per tutelare il potere d’acquisto, promuovere la solidarietà e la salvaguardia dell’ambiente" conclude Simonetta Radi, presidente di Unicoop Tirreno.

Maila Papi