REDAZIONE CRONACA

Movida violenta, 5 denunce Rissa tra giovani in pineta

Il sindaco Lippi: "Saranno intensificati i controlli nel fine settimana"

Sono state denunciate cinque persone tra le quali un minorenne. È il bilancio dell’intervento eseguito dagli agenti di polizia del Commissariato di Cecina contro la movida molesta la sera e di notte. I fatti risalgono alla mezzanotte del 7 giugno quando si è verificata una rissa nella pineta di Cecina Mare sul viale Galliano. Sul posto sono accorsi subito gli agenti di polizia che erano già impegnato nel pattugliamento della zona con operatori di altre forze dell’ordine per prevenire situazioni di rischio e assembramenti che la normativa contro il rischio di contagio per l’emergenza coronavirus vieta categoricamente. Proprio sul viale Galliano dietro al lungomare numerosi giovani si stavano affrontando picchiandosi di santa ragione in preda anche ai fumi dell’alcol. Gli agenti sono riusciti ad identificare una decina di questi ragazzi sia maggiorenni che minorenni e nei successivi accertamenti a loro carico sono emerse responsabilità penali per il reato di rissa e per il reato si lesioni.

Altri due giovani infatti hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Cecina dove per loro i medici hanno prescritto una prognosi di 7 giorni per i traumi facciali subiti nella colluttazione. Pertanto quattro dei giovani dentificati tutti maggiorenni sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Livorno, mentre un minore è stato deferito lla Procura per i Minorenni di Firenze. Il sindaco di Cecina Samuele Lippi (in foto) commenta così questo grave episodio: "Per prevenire ulteriori situazioni di rischio abbiamo emanato oggi (ieri, ndr) un’ordinanza n. 35 con la quale viene proibita la vendita per asporto di cibi e bevande in contenitori di vetro". Il sindaco aggiunge: "Abbiamo inoltre chiesto il potenziamento dei controlli delle forze dell’ordine la sera e in particolare nei week end".

C’è massima allerta dunque per la ripresa della movida dopo i mesi di chiusura per l’emergenza sanitaria. Il rischio è che i giovani non rispettino le normative di sicurezza e che si possa verificare la ripresa dei contagi. Le forze dell’ordine saranno impiegate soprattutto nel fine settimana.

Monica Dolciotti

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