Imprenditore condannato per omicidio colposo, dovrà risarcire i danni alla famiglia della vittima e all’Inail. La pena irrogata è di due anni con sospensione. Il processo si è svolto con rito abbreviato a Livorno. Il legale dei familiari era l’avvocato Cesarina Barghini (foto), mentre per l’Inail Giuseppe Quartararo. Un incidente sul lavoro avvenuto nel 2017 nel quale perse la vita tra le lame di una motofresa Massimo Schezzini, 59enne originario di Rio nell’Elba, da qualche tempo residente a Marina di Campo dopo aver abitato a lungo a Portoferraio. Una tragedia che quattro anni fa destò profondo sconcerto e dolore all’Elba.
Il fatto avvenne nella zona della Bonalaccia. Schezzini stava lavorando da solo. Per liberare il corpo di Massimo Schezzini dalle lame del macchinario occorsero volute diverse ore. I vigili del fuoco dovettero smontare diverse parti dell’attrezzo agricolo. Alla fine si rese necessario anche l’intervento di un chirurgo. Il legali hanno sottolineato il valore della sentenza che si pone come un punto di riferimento nell’ambito degli incidenti sul lavoro. Infatti è sempre più necessario, come dimostra la catena di infortuni, ribadire la necessità del rispetto delle norme di sicurezza. Massimo Schezzini apparteneva ad una famiglia molto conosciuta sull’isola.
La sorella Catalina è stata assessore in provincia e sindaco di Rio nell’Elba, il fratello Alessandro è un apprezzato ingegnere. La vittima ha lasciato la compagna e due figli, una ragazza maggiorenne ed un bambino in tenera età.