REDAZIONE CRONACA

"Quattro morti sul lavoro in un mese, per la Toscana è un dato insostenibile"

Ceccarelli, Bessi, Montemagni, Talini e il Pci provinciale di Livorno: commenti e reazioni alla tragedia accaduta a Stagno, dove un uomo di 66 anni è morto cadendo dal tetto di un capannone

Manifestazione sul problema dei morti sul lavoro

Manifestazione sul problema dei morti sul lavoro

Liviorno, 6 febbraio 2021 - Commenti e reazioni in Toscana dopo l'incidente mortale sul lavoro avvenuto a Stagno, nel quale ha perso la vita un uomo di 66 anni, Pierluigi Maffei, caduto da un'altezza di tre metri mentre stava lavorando sul tetto del laboratorio di pasticceria "La Fortezza" in via Lepori.

I soccorsi (foto Novi)
I soccorsi (foto Novi)

È il quarto caso di morte bianca in Toscana in pochi giorni. Tanti, troppi morti sul lavoro: il fenomeno diventa sempre più degno dell'emergenza, purtroppo.

"Quattro morti sul lavoro in un mese sono un dato insostenibile per la Toscana. Voglio, innanzitutto esprimere la solidarietà mia e del gruppo Pd alla famiglia e ai colleghi del lavoratore morto oggi a Livorno". Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vincenzo Ceccarelli. "Ogni incidente ha la sua drammatica storia e non sta a noi ricostruirla, ma alle autorità competenti – spiega Ceccarelli -. E’, invece, compito di tutti coloro che operano nelle istituzioni continuare a tenere tra le priorità dell’agenda politica il tema della sicurezza sul lavoro. Proprio in questi giorni abbiamo presentato una mozione con la quale si impegna la giunta regionale a perseguire con forza la tutela della salute dei lavoratori, anche attraverso gli appalti per la realizzazione di opere pubbliche, che devono essere fatti con una attenzione crescente alla qualità e quindi alla sicurezza, rispetto alla convenienza. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, con una emergenza sanitaria che ha tra i propri effetti la recessione più consistente mai vista nel dopoguerra, dobbiamo avere la forza e la capacità di continuare il percorso virtuoso già avviato da anni in tema di sicurezza del lavoro, per far si che la ripresa economica non debba avvenire a spese dei lavoratori più deboli, quelli che non di rado sono vittime delle mutate condizioni del mercato del lavoro.”

"Una spirale di morti bianche che deve essere interrotta", dicce la presidente della Provincia di Livorno, Marida Bessi: "la crisi che attanaglia il Paese non deve far abbassare la guardia sulle problematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro".

Cordoglio da parte del capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Elisa Montemagni, secondo cui "occorre che le istituzioni s'interroghino immediatamente sul perché di questa ravvicinata serie di lutti che hanno colpito dei lavoratori".

Il Pci provinciale di Livorno esprime "dolore e rabbia per il continuo stillicidio di morti sul lavoro che continua nella più assoluta normalità. Ormai la sicurezza sul lavoro è assolutamente considerata meno di zero, infatti negli ultimi cinque giorni altrettanti lavoratori hanno perso la vita. È il momento di pensare a come è concepito il lavoro oggi".

Dario Talini, direttore di Cna Livorno, ricorda Pierluigi Maffei: "Era una bravissima persona, un grande lavoratore. E la famiglia Maffei ha una lunga tradizione nell’artigianato livornese".