VALERIA PIZZERA
Cronaca

Morta all’Elba. L’ultimo tuffo di Chiara nelle acque che tanto amava

Gazzarrini, 66 anni, psicologa fiorentina, è morta sabato nella baia di Lacona. Si era tuffata dalla barca per nuotare fino a riva. I messaggi di cordoglio sui social al marito Bernardo

Firenze, 15 agosto 2023 – Chiara Gazzarrini, 66 anni, psicologa. Dal mare dell’isola d’Elba che tanto amava, non è riemersa, sabato scorso. Probabilmente un malore l’ha colta in acqua, durante la consueta nuotata che si faceva prima di rientrare dalla gita in barca con il marito Bernardo e le figlie.

Ed è proprio il marito a far sapere ai tanti amici che ancora non sapevano, la tragedia che si è abbattuta su una bella famiglia fiorentina. Tanti i messaggi di cordoglio in risposta, sui social.

Studi a Firenze ed Empoli, Chiara Gazzarrini era una professionista stimata e conosciuta nell’ambiente.

Ma era anche un madre affettuosa di due figlie, e compagna di vita (erano sposati da oltre quarant’anni) e di mille avventure per mare.

E anche sabato, all’Elba, marito e moglie erano usciti con la loro barca, durante una vacanza nella perla del mar Tirreno, l’isola che adoravano e che conoscevano bene perché meta di escursioni per mare.

Ma purtroppo non è andata come le altre volte. Nella fonda della baia di Lacona, a Capoliveri, Chiara si sarebbe tuffata, mentre l’imbarcazione si apprestava a rientrare. Niente di strano: come ha raccontato il marito, era una abitudine consolidata della consorte. Ed è il motivo per cui, per un po’ di tempo, non si è allarmato.

Anche perché non sapeva che un gruppo di giovani che aveva noleggiato un pedalò e stava facendo un giro davanti alla spiaggia, aveva notato la presenza di un corpo di donna riverso a pelo d’acqua, in corrispondenza del ristorante Miramar, nell’ultimo tratto della baia di Lacona.

I giovani, presi dallo sgomento, hanno allertato immediatamente i soccorsi, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per la donna già esanime. Sul posto è intervenuto il personale medico del Santissimo Sacramento di Portoferraio, della Croce Rossa di Campo nell’Elba e della Pubblica Assistenza di Porto Azzurro, ma i tentativi di rianimazione si sono rivelati vani. I soccorritori si sono trattenuti fin dopo le 18 sull’arenile, ma nell’immediatezza, non è stato possibile risalire all’identità della vittima, né capire da dove fosse arrivata.

Per alcune ore, la morte della psicologa fiorentina è stata quasi un giallo, oltre che un dramma.

L’unico indizio a disposizione era la fede nuziale che la signora portava al dito, con il nome del marito, Bernardo, e la data del loro matrimonio.

I bagnini Jacopo Bolano e Samuel Randazzo del Sun Beach di Lacona ci hanno raccontato la dinamica di quei primi attimi terribili. "Ci hanno chiamato in soccorso, abbiamo preso il defibrillatore e siamo andati subito li, ma c’era già un medico tedesco in vacanza che le stava facendo il massaggio cardiaco. Quelli del campeggio avevano preso tutta l’attrezzatura di primo soccorso ma la donna, era già priva di vita. Non sapevamo cosa fare perché nessuno la conosceva".

A svelare il mistero verso sera, intorno alle 21, è stato proprio Bernardo che, allarmato del suo mancato rientro a bordo, si è messo in contatto con i carabinieri per denunciare la scomparsa della donna. La salma, che è stata poi riconosciuta dal marito, si trova sotto il sequestro dell’autorità giudiziaria all’obitorio dell’ospedale di Portoferraio, in attesa di essere trasferita a Pisa o a Piombino per l’autopsia.