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Moby Prince, il 34esimo anniversario. “Manca poco per la verità”

Chessa: “34 anni di rabbia e sofferenza”. Il presidente della commissione parlamentare: “In questo ultimo anno fatti passi avanti”

Moby Prince, il 34esimo anniversario. “Manca poco per la verità”

Livorno, 10 aprile 2025 – “Nel 34esimo anniversario della tragedia del Moby Prince, il mio pensiero commosso va alle 140 vittime e ai loro familiari, ai quali rinnovo la mia più sentita vicinanza. Esiste una giustizia che va oltre le sentenze: è la giustizia etica, interiore, che chi ha colpa deve saper trovare dentro di sé, e che chi ha perso una persona cara può riconoscere nel ricordo, nella fede, nella ricerca della pace. Non si vive bene nell'odio o nella sete di vendetta: è nella memoria condivisa e nella dignità del ricordo che si può trovare un cammino di serenità”. Lo afferma in una nota il prefetto di Livorno, Giancarlo Dionisi.

Foto Novi

"Un sentito ringraziamento – aggiunge – alla Commissione parlamentare d'inchiesta e al suo presidente onorevole Pietro Pittalis per il lavoro straordinario che stanno portando avanti, e al quale, come Prefetto di Livorno, assicuro il massimo sostegno”.

MOBY PRINCE
Il relitto del Moby Prince dopo il disastro

"Sono 34 anni di rabbia e sofferenza – dice Luchino Chessa, dell’associazione 10 Aprile-Familiari vittime del Moby Prince – di lotta per riuscire ad avere la verità che ancora non abbiamo. C’è una terza commissione, diciamo che manca poco per capire cosa sia successo quella notte”.

“In questo ultimo anno abbiamo acquisito ulteriori elementi – dice il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta Pietro Pittalis – Abbiamo escluso che la causa del disastro possa essere la nebbia, che ci sia stata una condotta negligente del comando della Moby e del suo equipaggio, abbiamo con certezza confermato che la Agip Abruzzo si trovava in uno specchio d’acqua vietato e siamo a buon punto nell’individuazione della causa vera del disastro, un dato è certo: la deviazione della rotta della Moby dovuta a un terzo natante”.

La giornata si è aperta con la cerimonia istituzionale alla Fortezza Nuova, durante la quale il presidente Pittalis ha deposto una corona al Monumento in ricordo delle vittime, insieme al sindaco di Livorno, Luca Salvetti. “Voglio dare una rassicurazione ai familiari delle vittime e alle associazioni: il Parlamento, attraverso la Commissione di inchiesta, continuerà senza sosta nel lavoro intrapreso per definire una volta per tutte le cause che hanno portato a questa immane tragedia”, ha detto Pittalis. Le commemorazioni sono proseguite con la funzione religiosa nella Cattedrale di San Francesco e, nel pomeriggio, con la cerimonia al Palazzo civico, alla presenza delle autorità locali, dei rappresentanti delle associazioni dei familiari e dei sindaci dei Comuni coinvolti.

Moby Prince, il 34esimo anniversario. “Manca poco per la verità”

"Ringrazio il presidente della Commissione le parole che ha detto qua oggi, sono estremamente importanti per tutti noi. Inoltre ha usato una frase la scorsa settimana a Roma che mi è rimasta in testa: 'Non ci accontenteremo’. E questo è lo spirito con il quale la Commissione sta lavorando e deve lavorare perché rappresenta lo spirito con cui tutte queste persone che sono qua oggi hanno affrontato questi 34 anni”, ha detto Salvetti. “Personalmente – ha aggiunto il sindaco – nei 34 anni vissuti ho sempre avuto l'impressione durante l'anno di avere una forza inferiore nell'affrontare tutto quello che riguardava il Moby Prince, poi però arrivano giornate come queste e mi sembra che la forza sia raddoppiata. L'impressione giusta è quella di oggi: la nostra forza è raddoppiata nello stare insieme, nella voglia di capire, di comprendere e di avere poi magari in futuro la possibilità di ricordare senza punti interrogativi o dubbi belle persone che purtroppo non ci sono più”.

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