
Moby Prince, il ricordo (foto Novi)
Livorno 10 aprile 2020 - Nessuna cerimonia con delegazioni e autorità, nessun corteo per le vie del centro a Livorno, nessuna funzione religiosa con i fedeli in Cattedrale oggi, nel giorno nel quale ricorre il ventinovesimo anniversario della tragedia del Moby Prince, costata la vita 140 persone tra passeggeri ed equipaggio, con un solo sopravvissuto il mozzo Alessio Bertrand. In questo clima surreale, ai tempi dell'epidemia da coronavirus, Livorno ha ricordato "la stage del Moby Prince" come la definisce Loris Rispoli presidente della Associazione Moby Prince 140 di Livorno.
"Speriamo in un atto di coraggio della magistratura anche alla luce del messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella, il quale invoca come noi la verità" sono state le parole di Rispoli. "Dato che della verità conosciamo una buona parte, grazie al lavoro della commissione di inchiesta del Senato - ha proseguito Rispoli - che ha appurato come la notte del 10 aprile 1991 il traghetto Moby Prince fu abbandonato a se stesso in fiamme, dopo la collisione con la petroliera Agip Abruzzo, ancora inspiegata, chiediamo con forza giustizia". Le sue parole, scandite durante la diretta Facebook per l'anniversario, sono taglienti come lame.
L'epidemia da coronavirus in atto ha lasciato fuori tutti gli altri familiari e le delegazione istituzionali e dei comitati attesi a Livorno questo 10 aprile. Quel giorno del 1991 nella rada del porto di Livorno il traghetto della Navarma si infilò nella pancia della petroliera Agip Abruzzo (erano le 22,25) e fu tragedia, resa ancora più orribile e inspiegabile dal fatto che nessuno si mosse subito in aiuto delle 140 persone a bordo, se non dopo che la nave era stata completamente avvolta dalle fiamme (il traghetto fu avvistato alle 23,35).
Ebbene per la commenorazione in streaming, seguita a distanza anche i rappresentanti della Associazione 10 aprile familiari vittime del Moby Prince e dei familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio, il sindaco di Livorno Luca Salvetti ha ricordato quei tragici fatti nella sala consiliare di Palazzo Comunale deserta. Ma la giornata è iniziata alle 11 con l'esposizione sulle facciate di Comune e Provincia di striscioni commemorativi. Il sindaco Salvetti ha dichiarato durante la cerimonia in Comune: "Sono in questa sala vuota, ma idealmente ci siete tutti, con la mente e il cuore. La strage del Moby Prince è una ferita indelebile. In questi giorni drammatici siamo ancora più convinti che alla fine i familiari delle vittime riusciranno ad avere giustizia. Tanto più perché la Procura della Repubblica ha riaperto le indagini dopo il lavoro della Commissione Parlamentare".
Infine l'omaggio delle rose rosse all'Andana degli Anelli in porto dopo la lettura dei nomi delle vittime. Anche il Capo dello Stato Mattarella, lo ricordiamo, nella lettera che ha inviato per questa ricorrenza ha sottolineato la necessita che si arrivi "alla piena verità sulla tragedia, inaccettabile nelle sue modalità, un dovere civile che le istituzioni sono chiamate a perseguire".