Livorno, 3 maggio 2023 - “Oggi accogliamo 35 migranti. Sono tutti uomini adulti, quindi la situazione è più semplice da gestire rispetto ad altre volte. Sono tuttavia, come sempre in questi casi, persone molto provate, psicologicamente e fisicamente, che portano sul corpo e nello spirito i segni delle torture subite nei lager libici. Molti hanno vaste ustioni dovute alla permanenza in barche piccolissime e a stretto contatto, se non addirittura immersi, nei loro escrementi e nel carburante”.
Migranti che sono stati “stati costretti a quattro giorni di navigazione in più, il che è stata francamente un'incomprensibile forma di tortura, dal momento che Livorno non è certo il porto di prima accoglienza”.
Lo ha detto l'assessora toscana alla Protezione civile Monia Monni presente a Livorno per l'arrivo della nave Life support di Emergency con i migranti soccorsi nell'area Sar maltese.
«Noi, chiaramente, non ci sottraiamo al nostro dovere e mettiamo a disposizione quanto possibile per offrire le migliori soluzioni - ha aggiunto -. Siamo qua per accoglierli, non soltanto nel porto di Livorno ma più in generale in Toscana».
Regione, è stato ricordato, che basa «il proprio modello sull'accoglienza diffusa e per questo stiamo resistendo e non abbiano dato seguito ai provvedimenti del Governo che prevedono di smontare il sistema che abbiamo a favore dei grandi centri di detenzione che si chiamano Cpr dove ogni diritto umano viene violato»: «Noi invece riteniamo - ha aggiunto Monni - che non servono le procedure di emergenza quanto le risorse necessarie per fare in modo che l'accoglienza sia un'accoglienza vera».
«Quello che non comprendiamo, che anzi riteniamo essere stato motivo di ulteriori sofferenze, è l'aver imposto alla nave 670 miglia e quattro giorni di navigazione dal luogo del salvataggio», commenta anche l'assessora regionale alle Politiche sociali Serena Spinelli che ha ringraziato il mondo del volontariato, i servizi socio-sanitari territoriali, il Comune e la Prefettura Livorno - che ha coordinato le operazioni -, e le forze dell'ordine, «per la grande organizzazione ancora una volta messa in campo e per la grande collaborazione che tutti, nessuno escluso, sempre dimostrano. La Toscana, anche stavolta, risponde all'accoglienza con il suo volto migliore e con umanità».