Migranti a Livorno, la nave Open Arms arrivata al porto

Sono 117 i migranti sbarcati al porto di Livorno. Tra questi 15 donne e 44 minori. Salvetti: “Con Meloni sbarchi triplicati”

Livorno, 21 giugno 2023 – Ecco l’arrivo a Livorno della nave Open Arms, con a bordo 117 migranti. Tra questi ci sono 58 uomini, 15 donne e 44 minori. Si tratta in gran parte di eritrei, libici e sudanesi, soccorsi nei giorni scorsi su un barcone alla deriva in acque internazionali al largo della Libia.

(Foto Ale Novi) 

Segui qui tutti gli aggiornamenti dello sbarco:

20:04Tutto pronto al portoTutto pronto al porto per l’arrivo della nave Open Arms. Presente al porto anche il sindaco Luca Salvetti. 
20:28Nave arrivata in portoLa nave con a bordo i 117 migranti è arrivata al porto di Livorno. 
20:31Controlli sanitari a bordo della naveI medici stanno salendo sulla nave per i controlli sanitari. 
21:06L’arrivo in anticipoLa Open Arms è arrivata con un'ora e mezza di anticipo rispetto al previsto per via di “tempi di percorrenza molto più rapidi rispetto a quelli inizialmente preventivati, grazie al mare calmo e condizioni di navigazione favorevoli”, come ha fatto sapere la Capitaneria di porto.
21:18Salvetti: “Con Meloni sbarchi triplicati"“Dal punto di vista della gestione complessiva sul tema migranti non sembrano esserci cambiamenti significativi. Anzi, gli sbarchi in Italia sono triplicati. Su questo, ci aspettiamo dal Governo un segnale chiaro che ancora non è arrivato”. Lo ha detto il sindaco di Livorno Luca Salvetti, stasera presente allo sbarco della nave ong Open Arms nel porto di

Livorno con 117 migranti provenienti da Libia, Eritrea e Sudan. Salvetti ha precisato che “con l'arrivo della nave Open Arms si tratta del quinto sbarco in poco meno di sei mesi. Sono oltre 500 i migranti sbarcati nel porto di

Livorno e come sempre la città risponde come sa fare e esegue il compito che le è stato assegnato”. “Già dal 2019 - ha aggiunto - avevamo detto che il nostro sarebbe stato un porto sicuro, pronto a rispondere alle esigenze di chi è in difficoltà in mare”. Il primo cittadino ha poi sottolineato che “non basta fermarsi alla banchina o alla struttura di accoglienza: dobbiamo interrogarci sul livello di integrazione da dare, su che cosa accade a queste persone una volta sbarcate quando arrivano nelle comunità e nei centri di destinazione. Anche su questi fronti, di segnali dal Governo non ne ho visti”.