Arriveranno a Livorno oltre quaranta migranti soccorsi davanti alle coste libiche

L’intervento è stato di Emergency. L’arrivo è previsto per la mattina di domenica. A bordo ci sono persone con ustioni e con problemi articolari dovuti alla posizione contratta che hanno assunto sul piccolo gommone su cui sono stati trovati

Uno degli approdi della nave di Emergency a Livorno per lo sbarco e la cura di migranti salvati

Uno degli approdi della nave di Emergency a Livorno per lo sbarco e la cura di migranti salvati

Livorno, 26 giugno 2024 – La Life Support di Emergency ha soccorso, in acque internazionali della zona Sar libica, un'imbarcazione in difficoltà con a bordo 47 persone. A segnalare l'emergenza era stato un aereo di Frontex.

"Appena abbiamo ricevuto la segnalazione ci siamo recati alle coordinate indicate e abbiamo trovato un gommone sovraffollato con persone senza giubbotti di salvataggio - racconta il capomissione della Life Support, Carlo Maisano - Abbiamo evacuato le persone dalla barca in difficoltà e le abbiamo portate al sicuro a bordo della Life Support. Lo staff medico ha iniziato a visitare le persone soccorse, in particolare i casi di ustioni dovute alla miscela di acqua di mare e carburante".

Le autorità hanno assegnato Livorno con Place of safety (Pos) per lo sbarco "dove arriveremo domenica mattina, dopo tre giorni e mezzo di navigazione". "Tutti i naufraghi sono vulnerabili - aggiunge Maisano - Hanno alle spalle un viaggio lungo e hanno diritto di arrivare in un porto sicuro il prima possibile. Non c'è motivo che rimangano in mare altri giorni dopo tutto quello che hanno vissuto".

Il gommone, lungo circa 6 metri, era partito dalla città libica di Zwara. I soccorsi - 39 uomini, 3 donne e 5 minori non accompagnati - provengono da Nigeria, Etiopia, Ghana, Libia, Eritrea, Bangladesh, Sud Sudan e Sudan.

''Tra i naufraghi abbiamo tre donne e due uomini con ustioni, ci sono poi alcuni casi di dolori articolari dovuti all'essere stati fermi e contratti nella stessa posizione per molto tempo, ma non abbiamo altri casi medici da segnalare - spiega Crescenzo Caiazza, infermiere a bordo della Life Support - Fortunatamente, durante il soccorso non ci sono state condizioni di criticità, i ragazzi non erano da molte ore in mare e la loro imbarcazione ha retto nonostante le cattive condizioni meteo".