
La scena dell'incidente dove ha perso la vita l'ex ministro Matteoli
Grosseto, 21 dicembre 2017 - Non dovrebbe essere stato un malore la causa che ha portato allo sbandamento della Bmw guidata dal senatore ed ex ministro Altero Matteoli, morto due giorni fa a seguito delle ferite riportate nello scontro frontale con un’altra vettura ad Ansedonia di Capalbio. Questo, secondo quanto appreso, il responso dell’autopsia effettuata ieri mattina all’ospedale di Orbetello dall’equipe di medicina legale di Siena. Non è da escludere, quindi, che la deviazione improvvisa di corsia, che sarebbe stata fatta dall’auto dell’ex sindaco di Orbetello, possa essere stata la conseguenza di una distrazione o di un colpo di sonno.
«Fare ipotesi sulle cause e sulla dinamica dell’incidente stradale, è arbitrario e fuorviante essendo ancora in corso gli accertamenti della polizia stradale mentre quelli del consulente della Procura di Grosseto inizieranno il prossimo 19 gennaio. Altrettanto destituito di fondamento è avanzare ipotesi sull’autopsia e i cui esiti non sono ancora noti». Lo precisa l’avvocato Franco Mugnai che assiste la famiglia del senatore Matteoli. Serviranno comunque ulteriori accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente: ieri mattina la polizia stradale di Grosseto è tornata sul luogo dello scontro proprio per fare ulteriori accertamenti perché non è stato delineato con precisione quello che alla fine è avvenuto in quel maledetto tratto di strada. Gli agenti della Polstrada hanno accertato comnunque che non ci sono segni di frenata da parte della Bmw condotta dal senatore che alla fine ha attraversato ben tre corsie prima di andare schiantarsi sulla Nissan condotta dall’uomo di cinquantanni, che alla fine se l’è cavata con una gamba fratturata e tanto spavento. La procura ha indagato (come «atto dovuto») per omicidio colposo l’uomo che era alla guida della Nissan. Altero Matteoli era partito da Roma ed era diretto a Lucca per una festa di Forza Italia che avrebbe dovuto svolgersi la sera stessa.