Livorno, 19 dicembre 2024 – Tutti, residenti ed esercenti dei locali, sono d’accordo sul fatto che i controlli in zona Cambini-Roma sono scarsi e servirebbe un sistema di videosorveglianza e pattuglie delle forze dell’ordine fisse nel fine settimana nelle ore di maggiore afflusso dei clienti nei locali della movida dalle 23 in poi, come viene fatto a Castiglioncello. Poi servirebbe una ’gestione speciale dei rifiuti’ per i locali della movida, dove i contenitori dei rifiuti sono insufficienti.
Queste sono state le questioni messe sul tavolo del Comune ieri pomeriggio, per la questione della movida del comparto Cambini-Roma, nel primo faccia faccia tra residenti di via Cambini e via Roma e gli esercenti dei locali della movida (c’erano i rappresentati di Cardellino, Sketch e Botanic). Allo stesso tavolo c’erano anche l’assessore al commercio Rocco Garufo e il security city manager del Comune Giampaolo Dotto, che hanno creato le condizioni per favorire il confronto tra residenti ed esercenti. L’incontro è arrivato dopo settimane di segnalazioni, raccolta firme dei residenti per l’esposto contro la mala movida tra via Cambini e via Roma, e dopo gli incontri tra residenti e istituzioni e autorità di pubblica sicurezza (Questore, Sindaco con assessore al commercio, security city manager del Comune e comandante della polizia municipale). Insomma è stato fatto il primo passo per riattivare il confronto e il dialogo tra le parti perché “nessuno di noi – hanno ribadito i residenti – vuole la chiusura dei locali della movida, ma una regolamentazione più puntuale per prevenire episodi spiacevoli, schiamazzi notturni e degrado”. Gli esercenti: “Ci siamo organizzati assumendo operatori per garantire la pulizia e il decoro delle strade al termine di ogni serata per la rimozione dei rifiuti e personale per la vigilanza”. Sempre i residenti: “Anche noi siamo stati costretti a rivolgerci a istituti di vigilanza privata per prevenire l’intrusione di soggetti indesiderati nei nostri condomini, come è avvenuto più volte anche di recente, e per garantire la nostra sicurezza la sera e la notte quando rincasiamo e per accedere liberamente alle nostre abitazioni”. A questo è chiaro a tutti che serve un maggiore controllo della zona della movida: tenere sotto osservazione gli assembramenti negli orari più critici (certo non alle 20 della sera) e prevenire l’invasione di massa delle carreggiate di via Roma e via Marradi e impedire che i passi carrabili siano bloccati così come gli accessi alle abitazioni di via Cambini. Il passaggio successivo sarà quello di trovare una sintesi tra le richieste dei residenti e degli esercenti per portarle all’attenzione delle autorità competenti. Sorge un dubbio a questo punto: il protocollo per la movida è stato seppellito? In quel documento c’era scritto cosa fare.