Livorno, 26 settembre 2023 – Ieri secondo giorno di sciopero di fronte alla sede del gruppo Mercurio all’interporto di Livorno. Oltre ai lavoratori interessati (i dipendenti della Ruggiero Trasporti che lavora in apparto per Mercurio), si sono radunati davanti ai cancelli oltre 50 lavoratori di altre società insieme ad alcuni consiglieri comunali e rappresentanti di forze politiche cittadine.
"Questa è la prima risposta dopo i gravi fatti di venerdì – sottolinea Giovanni Caraolo del sindacato Usb – quando gli operai della Ruggiero in sciopero per rivendicazioni salariali, contrattuali e contro alcuni licenziamenti, sono stati aggrediti dai titolari della ditta insieme ad un gruppo di crumiri. Nonostante gli inviti al dialogo, la Ruggiero e a la stessa committente Mercurio, si rifiutano di aprire un confronto sindacale sui licenziamenti in atto. Una posizione che conferma la volontà di assecondare un sistema di sfruttamento non più tollerabile".
"La vertenza continuerà nei prossimi giorni a partire già da domani (oggi, ndr) – conferma Usb – quando saremo di fronte all’Autoparco Il Faldo di Collesalvetti, gestito dalla Autotrade & Logistics, dove la Ruggiero Trasporti ha un altro appalto. Un presidio con volantinaggio dalle 17 in poi".
Ieri mattina al presidio davanti ai cancelli della Mercurio c’era anche una delegazione di Potere al Popolo che denuncia: "La Ruggiero Trasporti non rispetta la legge che obbliga le aziende di settore ad avere un massimo di contratti a tempo determinato fra il 27 e il 35% in rapporto con i contratti a tempo indeterminato. Alla Ruggiero si supera il 100 perché ogni 10 persone con contratti indeterminati, ce ne sono più di 10 con contratti a tempo determinato".