Michela Berti
Cronaca

"Lavoriamo insieme per i cittadini". Livorno, si insedia il prefetto Dionisi

Livorno, primo incontro con la stampa: "Non sarò un uomo solo al comando, serve collaborazione"

Giancarlo Dionisi, il nuovo prefetto di Livorno (Foto Novi)

Giancarlo Dionisi, il nuovo prefetto di Livorno (Foto Novi)

Livorno, 19 luglio 2024 - Si è insediato il 15 luglio e dopo tre giorni ha subito voluto incontrare i giornalisti. "Perché il ruolo della stampa è fondamentale per far conoscere quello che facciamo e quello che vogliamo fare". Si presenta così Giancarlo Dionisi, 64 anni, il nuovo prefetto di Livorno.

Al suo fianco Edoardo Lombardi, vicario del prefetto, e il capo gabinetto Marinella Iodice. “Non sarò un uomo solo al comando, per me è fondamentale la squadra. Più siamo, meglio è”. Parole che incorniciano subito la mission del neo prefetto, arrivato dalla Sardegna con la moglie e intenzionato a vivere a tutto tondo Livorno e la sua provincia "Gente schietta, mi è piaciuta subito". Non un incarico di passaggio, dunque, ma la voglia di mettersi in gioco: dalle vertenze sul lavoro alle sfide sulla sicurezza, dal sociale agli sbarchi dei migranti “servirà migliorare la logistica affinché l’accoglienza sia la migliore possibile".

Massima apertura alle manifestazioni politiche e sociali nell’ambito di quelle che sono le norme e le prassi per prevenire forme di violenza. Non agirà per sentito dire, ma entrerà in ogni tematica sociale, perchè "lo Stato deve fare questo, deve entrare nelle questioni e risolvere i problemi. Con tutti i soggetti: sindaco, presidente della Provincia, vescovo, organizzazioni sindacali e datoriali. Questo è il mio cellulare, chiamatemi. Io sono un prefetto h24, sette giorni su sette".

"Io vengo dalla Sardegna dove il turismo è una delle principali attività, quindi è un settore da valorizzare anche qui" spiega. Dionisi è amico di Paolo Rossi e ha sentito fugacemente l’ex prefetto Paolo D’Attilio, ma ha fatto capire che, scevro da condizionamenti, si fida solo dei buoni consigli che arriveranno da Lombardi e dalla Iodice. Ed è con queste premesse che affronterà i temi scottanti come le prossime sfide in porto.

"Dove ci sono i soldi c’è la mafia" ha detto il prefetto ricordando le parole del giudice Falcone "con il quale ho avuto il privilegio di lavorare". Livorno e il suo porto - dove i traffici di droga sono la priorità della Guardia di Finanza - che ospiterà la più grande piattaforma Europa dovranno essere super sorvegliati. Così come massimo sarà l’impegno su partite scottanti come il rigassificatore e le acciaierie di Piombino: "Ho ottimi rapporti con il ministero - ha detto il prefetto -, il lavoro va difeso". Idee chiare dunque, sulle problematiche e soprattutto sull’obiettivo: "Benessere collettivo. Una società può difendere e riconquistare valori democratici solo se nessuno rimane indietro".