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Presentato al Terminal Crociere “Next Generation Livorno, I progetti per il Recovery Fund della città labronica e del territorio provinciale”. Un dossier che racchiude le idee e le ambizioni, discusse, condivise e poi tradotte in vere e proprie proposte progettuali, alcune già in essere ed altre nuove, che riguardano partite fondamentali per il futuro di Livorno, dell’intero territorio provinciale e per molti versi dell’intera Regione nel suo collegamento con la costa labronica e il suo porto. Ad illustrare la proposta della città e del territorio di Livorno relativa al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato il sindaco Luca Salvetti. Con lui sul palco Eugenio Giani presidente della Regione Toscana, Maria Ida Bessi, presidente della Provincia, Paolo Dario, prorettore alla terza missione della Scuola Sant’Anna di Pisa, docente di Biorobotica all’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa. "L’incontro con il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola del 3 settembre scorso ha dato lo sprint a questo grande lavoro – ha affermato il sindaco Salvetti - mi ha dettato le linee generali da cui partire, sostenendo che oltre alle città metropolitane, anche le città medie ed i piccoli centri possono avere ottime occasioni. Abbiamo inserito anche il Lotto 0, la cui realizzazione è un passaggio necessario per unire la provincia al capoluogo, nel tratto completamente abbandonato dalla mobilità nazionale". Il presidente della Regione Eugenio Giani ha sottolineato che Livorno è stata la prima città in Toscana a presentare un documento completo per il Recovery Fund: "Invito tutte le città della Toscana – ha detto Giani – a realizzare un progetto come questo. Livorno è la prima città della Regione che cerca di cogliere un’occasione attraverso il Recovery Fund. Il cardine di tutto questo è la ristrutturazione delle Terme del Corallo nell’ottica degli Uffizi Diffusi, con l’obiettivo di realizzare una grande galleria di opere liberty che non trovano spazio a Firenze". Il professor Paolo Dario: "Le idee sono diventate progetti – ha specificato – ricordiamo che la stessa Livorno è nata con un sogno e con il movimento di cose, persone e idee. Dobbiamo ritrovare quella che è stata la radice di Livorno, humus determinante per rilanciare la città. E per far questo è necessario “resettare” e ripartire seguendo le linee dettate dall’Europa". La presidente della Provincia Maria Ida Bessi si è soffermata sul servizio Sape (Servizio Associato Politiche Europee) della Provincia "indispensabile per un lavoro di coordinamento con tutti i comuni".
Il Piano è sviluppato su tre Assi Strategici: La Città di Domani che riguarda i progetti della città; Agenda Comune, che comprende i progetti delle città collegate e talune relazioni di Area vasta; Territori in Movimento, che i individua i progetti dei Comuni della provincia di Livorno. Livorno, grazie alla propria storia, alla qualità del proprio sistema educativo (e alla vicinanza con il polo universitario e della ricerca di Pisa), alle imprese e agli investimenti in ricerca e innovazione che sono stati fatti principalmente negli scorsi due decenni, è pronta a ripartire, anche facendo leva su strumenti innovativi come l’appalto pubblico innovativo pre-commerciale (il Public pre-Commercial Procurement o PCP) individuato dall’U.E. quale strumento efficace per favorire l’innovazione e la nascita di nuovi ecosistemi. La somma totale del Piano di Ripresa e Resilienza_Next Generation Livorno e territorio provinciale, cui si aggiunge anche l’importo stimato pari a 490 milioni e 300 mila euro, relativo all’infrastruttura strategica nota come “Lotto O”, raggiunge la quota di 1.591.400.000 superando dunque il miliardo e mezzo.