Monica Dolciotti
Cronaca

“Devo uccidere un bambino” e lo minaccia con un chiodo, panico nelle strade del centro a Livorno

Dopo l’episodio accaduto giovedì, il 40enne tossicodipendente e con precedenti ieri era già libero

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Polizia e carabinieri sono tornati in via Grande dove era stata segnalata di nuovo la presenza del 40enne pericoloso

Livorno, 7 settembre 2024 – Panico in via Grande giovedì mattina e anche ieri per la presenza di un uomo, 40 anni, con problemi di droga e con precedenti che giovedì, in stato di forte agitazione psicofisica, è entrato nel negozio della catena Nau e gridando “devo uccidere un bambino” si è avvicinato a un bimbo di 10 mesi nel passeggino brandendo un lungo chiodo. La madre e la responsabile del negozio hanno reagito: la mamma ha allontanato il piccolo e questo ha fatto desistere lo sconosciuto che è corso subito fuori. La responsabile dell’attività commerciale ha chiuso a chiave la porta e ha chiamato le forze dell’ordine.

Poco prima aveva creato scompiglio nel negozio Kasanova. L’uomo si è diretto verso la vicina tabaccheria dove ha lanciato alcuni espositori di oggetti, verso il negozio di Max Mara (le commesse si erano barricate dentro) e alla Farmacia Internazionale, per dileguarsi dopo avere danneggiato una decina di scooter in strada. I Carabinieri lo hanno intercettato e portato in caserma dove è stato denunciato a piede libero per minaccia e danneggiamento. Lo hanno anche segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti, perché aveva dell’hashish. Ma ieri mattina si aggirava di nuovo in piazza Grande. La sua presenza ha fatto alzare di nuovo la tensione. Di qui la segnalazione al 112 e l’arrivo delle pattuglie di polizia e carabinieri. Abbiamo parlato ieri con Debora Spagnoli, responsabile del negozio Nau, che in lacrime ci ha detto: “Ho visto quell’uomo anche oggi (ieri, ndr). È libero di circolare come se nulla fosse successo. Giovedì mattina in negozio c’era una mamma con il suo bimbo sul passeggino. L’uomo gli ha puntato un chiodo alla testa...La scorsa notte non ho dormito. Mia figlia ora ha paura quando mi vede uscire per andare a lavoro...”. “Questa mattina (ieri, ndr) è tornato da me, – ha confermato – è entrato in tabaccheria, da Kasanova, meno agitato, ma sempre in condizioni di alterazione”. “Giovedì sono arrivate le forze dell’ordine, il Prefetto, il Questore. – ha concluso Debora – Abbiamo sporto denuncia, ma lui è sempre libero”.