NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Lingua blu e caro gasolio, servono indennizzi

Coldiretti torna ad affrontare temi caldi che riguardano anche gli agricoltori maremmani. Dall’emergenza lingua blu alla conferma della manovra di...

Coldiretti torna ad affrontare temi caldi che riguardano anche gli agricoltori maremmani. Dall’emergenza lingua blu alla conferma della manovra di bilancio delle agevolazioni sul gasolio a sostegno del settore anche per il 2025, dalle risorse della nuova Pac, la politica agricola comune, all’opportunità del bando regionale per favorire la diversificazione delle aziende agricole e l’integrazione al loro reddito attraverso attività connesse come l’agriturismo, l’agricoltura sociale e la produzione di energie rinnovabili. "I temi sono tanti a partire dagli obiettivi centrati con le nostre mobilitazioni che non hanno risolto tutti i problemi ma hanno sicuramente dato delle prime risposte. – esordisce il Presidente di Coldiretti Grosseto, Simone Castelli – C’è una filiera in disequilibrio che va riallineata perché ai nostri agricoltori restano ogni 100 euro di spesa solo 7 euro di utile e per farlo serve puntare sulla trasparenza e al riconoscimento dei costi di produzione degli agricoltori che grazie alla legge contro le pratiche sleale, da noi invocata, ora hanno uno strumento per difendersi".

"Penso – prosegue Castelli – all’innalzamento del de minimis da 25 a 50 mila euro, ad una Pac più semplificata, alla cancellazione del 4% obbligatoria che è stata sostituita con la rotazione, alla cancellazione della proposta del regolamento contro i fitofarmaci che rischiavano di ridurre del 30% la produzione agricola comunitaria". A livello territoriale Coldiretti si dice a fianco del bando regionale per sostenere le multifunzionalità che mette in campo quasi 19 milioni di euro poi sul fronte della zootecnia Castelli dice: "In questi mesi ci siamo impegnati ad aiutare le imprese zootecniche che insieme alla calamità delle predazioni, devono fare i conti ora anche con i primi focolai di lingua blu – denuncia - che hanno portato alla morte di decine di pecore". La lingua blu è una malattia infettiva non contagiosa dei ruminanti che si trasmette tramite dei moscerini del genere Culicoides che non colpisce l’uomo e non infetta il latte e la carne ma può comunque causare la morte dell’animale". Alle aziende colpite in questa fase servono indennizzi e un piano per evitare la sua diffusione.