MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

L’impianto di riscaldamento va in tilt. Al freddo la maxicentrale del 118

Dopo tre giorni e tre notti davvero «polari», ieri l’intervento dei tecnici

Centrale del 118

Livorno, 1 marzo 2018 - Tre giorni e due notti a battere i denti, scaldandosi con un termosifone elettrico, il cappotto e il cappello indosso. Non stiamo parlando di senzatetto sotto un ponte, o in una catapecchia, ma degli operatori nella sala operativa unificata per l’area vasta del 118 (serve Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara) con sede all’ospedale di viale Alfieri. L’impianto di riscaldamento li ha traditi proprio in questi giorni di freddo siberiano tra lunedì e ieri mattina. «Per impianto di riscaldamento – spiega Daniela Boem del sindacato Fials sanità – bisogna intendere le pompe di calore dei condizionatori, vecchi e rattoppati alla bene e meglio. Insomma gli stessi climatizzatori che c’erano prima che la sala operativa del 118 di Livorno fosse trasformata in centrale unificata per Livorno e Pisa. Vista la duplice funzione, sarebbe stato meglio sostituirli con nuovi apparati, ma così non è stato. E ora se ne sono toccate con mano le conseguenze». 

Il personale del 118 ha subito segnalato alla direzione aziendale il problema. E ha cercato di attrezzarsi con un piccolo radiatore elettrico, del tutto insufficiente, vista l’ampiezza del locale da riscaldare dove si trova la centrale operativa. E soprattutto la notte la situazione si è fatta più complicata con gli operatori costretti a munirsi di cappelli, guanti, sciarpe, cappotti e giacche a vento per resistere al freddo pungente. Sono arrivati i tecnici già martedì, ma non sono riusciti a riparare il danno. Sono poi tornati ieri e dopo ore di lavoro hanno rimesso in funzione gli impianti di riscaldamento, sperando che riescano a finire la stagione invernale senza altri inconvenienti. La sala operativa unificata del 118 è stata inaugurata il 16 febbraio 2017 e si compone di dodici postazioni. Ma i condizionatori, dalla duplice funzione non sono stati cambiati. Paolo Camelli del sindacato Uil si meraviglia. «Avrei sperato che l’azienda, in attesa che fosse riparato il danno, avesse approntato per il proprio personale una soluzione temporanea più adatta alle condizioni di lavoro nella centrale operativa, specie durante i turni notturni quando le temperature si sono fatte più rigide. Vista la situazione cogliamo l’occasione per chiedere all’azienda sanitaria di procedere all’acquisto di nuovi climatizzatori per la centrale unificata del 118 che si trova al’ospedale di Livorno».

Un inconveniente analogo è capitato agli operatori del centralino dell’ospedale, al primo piano della stessa palazzina che ospita la sala operativa del 118. E a pochi metri di distanza anche nella sede del Sert (Rotondina), che si affaccia su via Gramsci, dove è andata in avaria tre giorni fa la caldaia, che è stata sostituita ieri mattina.