
Sentiero distrutto per l’accesso alla spiaggia “La Sorgente“, nel territorio del Comune di Portoferraio
di Valerie Pizzera
ISOLA D’ELBA (Livorno)
Ieri il governatore della Toscana Eugenio Giani ha firmato la dichiarazione dello stato di emergenza regionale per i territori dell’Elba colpiti dall’alluvione del 13 febbraio scorso.
Alla riunione con i sindaci elbani (Nocentini di Portoferraio, Barbi di Marciana e l’assessore Guerrini al posto di Corsini di Rio), che hanno chiesto l’emergenza per tutti i comuni tranne Porto Azzurro, Giani ha dato delle garanzie di intervento soprattutto per scuole, trasporto scolastico e strade, più difficile il ripascimento delle spiagge.
"Nella prossima seduta di giunta – ha detto Giani - predisporremo una proposta di legge, da sottoporre al Consiglio regionale, finalizzata ai ristori delle famiglie che hanno subito danneggiamenti. Un ristoro fino a 3 mila euro a famiglia".
"Sono soddisfatto – ha detto il sindaco di Portoferraio, Tiziano Nocentini - è stato un incontro che ha dato molte speranze".
Intanto siamo andati a perlustrare le zone più colpite dal maltempo della settimana scorsa sulla “regina“ dell’Arcipelago. La violenza dell’evento naturale che si è abbattuto il 13 febbraio sull’isola d’Elba ha interrotto strade e devastato sentieri lungo gran parte della costa settentrionale, rendendo inaccessibile o difficoltoso l’accesso ad alcune tra le spiagge più belle e famose.
Sono già noti il cedimento della strada che conduce allo spettacolare golfo da dove si accede alle spiagge della Biodola, Scaglieri e Forno, nonché il grave crollo della strada della spiaggia delle Viste nel centro storico di Portoferraio, a due passi dalla Villa dei Mulini di Napoleone Bonaparte.
Ma è stato cancellato dal fango e dalla furia dell’acqua anche il sentiero che conduce alle paradisiache spiagge di Acquaviva e di Sansone, che con i suoi faraglioni bianchi a picco sul mare é senza dubbio la star di questo tratto della costa.
Pesantemente devastato anche l’accesso alla spiaggia di Acquaviva, accanto al camping “La Sorgente“. Una grossa frana che si è portata dietro tonnellate di detriti, pezzi di muro e un po’ di macchia mediterranea ha fatto crollare una porzione dei faraglioni della leggendaria spiaggia di Capo Bianco, dove si narra che sbarcarono gli Argonauti alla ricerca del Vello d’Oro e si asciugarono il sudore lasciando delle piccole macchie nere sulle candide ghiaie di aplite. La spettacolare e rara roccia magmatica miocenica presenta infatti bellissimi noduli di tormalina.
Molti i danni anche nella zona nord orientale dell’isola, dove sono state pesantemente colpite le frazioni di Nisporto, Nisportino e Bagnaia. Ad avere la peggio è stato sicuramente Nisporto, dove la strada che conduce sulla spiaggia è stata gravemente danneggiata e completamente interrotta, lasciando isolate alcune abitazioni.
Lungo la costa nord-occidentale, a essere maggiormente colpito è stato invece lo spettacolare arenile di spiaggia bianca di Spartaia, accanto a Procchio, nel Comune di Marciana, congravi danni anche all’hotel “Desirée“.
Sempre nel Comune di Marciana, sulle alture tra il Monte Perone, Poggio e Marciana, le maggiori criticità alle strade si sono verificate in prossimità dei fossi che sono esondati, lungo la strada che conduce a Lavacchio e lungo la strada del Gualdarone, a Redinoce.
A rigor di logica le sorprese potrebbero non essere finite, dato il gran numero di insenature e di arenili, anche piccoli e appartati, che costeggiano l’isola d’Elba settentrionale, alcuni dei quali anche difficilmente raggiungibili già nella piena stagione turistica.
Gli elbani sostengono che ormai è arrivato il momento di mettersi a sedere attorno a un tavolo per ragionare seriamente riguardo a un piano strutturale unico.