PORTOFERRAIO (Livorno)
Il canale di Piombino è lastricato di buone intenzioni, ma le promesse non bastano ad attraversare il mare. Mentre le navi diminuiscono, sono nove le corse Moby tagliate nelle ultime settimane, si allargano a macchia d’olio i disagi su scuola, sanità e attività sportive e cresce il malcontento degli elbani che vedono negati i loro diritti e dei pendolari messi in difficoltà da orari impossibili. Così ieri la protesta ha preso forza ed è scesa in piazza. Diverse centinaia di elbani si sono riversate pacificamente sul porto di Portoferraio per farsi sentire e raccontare quanto sta accadendo. "Non siamo studenti di serie B – ha detto Fernando Falcone, in rappresentanza degli studenti - ma con questa continuità territoriale non viene garantito appieno il diritto allo studio". "Difendiamo i nostri diritti costituzionali – ha detto Francesco Semeraro di Comitato Elba Salute - oggi 32mila elbani e numerosi pendolari che vengono a lavorare all’Elba, sono oltre 60 questo mese i medici che sono transitati, hanno difficoltà a spostarsi e non ci sono risposte da parte di chi dovrebbe tutelarci."
Importante anche il contributo del consigliere regionale della Lega, Marco Landi: "Sono orgoglioso da elbano di essere qui - ha detto – è stata una manifestazione spontanea apolitica molto partecipata, che ha rafforzato la posizione dei sindaci di ieri. Io ho già chiesto le dimissioni dell’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli: è vergognoso che dopo 12 anni di contratto e un anno di proroga non sia stato ancora redatto il nuovo bando, si tratta di una negligenza assoluta". Da par suo la Regione ha dato assicurazione di un paio di corse Toremar in più per l’inverno e una proroga di 12 mesi alla continuità territoriale a Moby/Toremar con il contributo di 17,6 milioni di euro annui.
Valerie Pizzera