REDAZIONE CRONACA

"Le parole del vescovo mortificano i cattolici impegnati in politica"

Caruso, presidente del consiglio comunale e vicepresidente della Provincia di Livorno: "Cerchiamo con fatica di mettere in atto gli esempi di Don Sturzo, Don Milani"

Pietro Caruso (Foto Novi)

Livorno, 22 maggio 2023 – Le parole del vescovo sulla sinistra, la procreazione, l’utero in affitto, i giovani apparse su “La Nazione” e “Il Telegrafo online” continuano a suscitare reazioni. Ora interviene Pietro Caruso, vicepresidente della Provincia e presidente del consiglio comunale di Livorno.

"Da cattolico impegnato in politica, trovo piuttosto singolari le esternazioni politiche di monsignor Simone Giusti sulla stampa nazionale e locale", premette Caruso nella lettera inviata a “La Nazione”.

Monsignor Giusti ha infatti scritto proprio a “La Nazione” dopo la prima intervista rilasciata a “LaVerità”: "Sono cresciuto tra le Acli con la sede della Dc e la casa del popolo con la sede del Pci. Avversari ma entrambi popolari, non per nulla il Partito Comunista faceva del proletariato il proprio vessillo. Oggi faccio fatica a riconoscere in questa sinistra occidentale gli eredi del Partito Comunista. Oggi si è di sinistra se si è a favore della procreazione medicalmente assistita in provetta, semmai eterologa, e si tace dei metodi naturali per la fecondazione".

Sempre monsignor Giusti: "Per non parlare di come la sinistra occidentale si sia sposata con un pensiero americano lontano dalle sue radici, mi riferisco alla Cancel Culture e al Gender".

In mezzo a tutto questo per il vescovo ci sono i giovani. "A sinistra oggi si sostiene una società individualistica che produce malessere crescente tra i giovani: anoressia, bulimia, autolesionismo, suicidio".

Caruso così prosegue nelle sue riflessioni: "Le esternazioni di monsignore Giusti sono singolari non perché si incrociano con le competizioni elettorali in atto nel nostro Paese, non perché esplicitino una scelta di campo, non perché esprimano giudizi su alcuni temi che toccano sensibilità soggettive. La singolarità sta nel fatto che tale posizionamento possa rischiare di mortificare i numerosi cattolici impegnati politicamente che cercano faticosamente di mettere in atto gli esempi di Don Sturzo, Don Milani, Don Dossetti e Gesù".

Citando i Vangeli, Caruso aggiunge: "Chi sono io per giudicare" e "cos’è verità". Ancora: "Ama il prossimo tuo come te stesso" e "chi non ha peccato scagli la prima pietra".

Caruso lo fa perché "questi sono punti cardine di un’azione che deve tenere laicamente insieme credo religioso e politico, qualunque esso sia. Solo un impegno costante su questi principi, con una visione oggettiva delle problematiche da affrontare, può dare risposte alle esigenze dei cittadini e al senso dei cattolici in politica. Solo la forza della passione per il bene comune può evitare di rallentare l’azione di qualcuno, non del sottoscritto, che possa sentirsi personalmente colpito da giudizi negativi sulle proprie scelte politiche da parte di determinati ambienti".