La nave Golar Tundra ha superato il canale di Suez. Ieri sera dopo le 19 la nave rigassificatrice ha fatto ingresso nel Mediterraneo, puntando la prua verso Piombino.
In porto l’arrivo è previsto domenica sera. La nave probabilmente sarà già davanti alle coste toscane nel pomeriggio di domenica, ma potrà fare ingresso nel porto di Piombino solo dopo che l’ultimo traghetto per l’Elba avrà tolto gli ormeggi e sarà uscito dalla darsena. Infatti, come prescritto nell’autorizzazione a Snam, le manovre della nave rigassificatrice e delle gasiere dovranno avvenire nella notte, quando non c’è movimento di traghetti. Una precauzione di sicurezza specifica per evitare qualsiasi rischio, anche remoto, di collisione o interferenza. La manovra di attracco della Golar Tundra, che sarà accompagnata da quattro rimorchiatori, richiederà circa due ore. Dal momento che si prevede l’ingresso dopo le 22-22,30, la nave sarà assicurata alla banchina Est intornoo a mezzanotte, mezzanotte e mezzo.
A Piombino "i lavori stanno finendo e per questo fine settimana già avremo le condizioni per ospitare la nave. E’ quanto dichiara, a margine di un evento, il presidente della Regione e commissario alla realizzazione dell’impianto, Eugenio Giani, in merito al rigassificatore di Piombino. Con l’imminente conclusione dei lavori di preparazione, la cittadina portuale si prepara a ricevere la nave rigassificatrice Golar Tundra.
Intanto il Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia ha fatto una richiesta di accesso agli atti riguardo al piano di sicurezza definitivo sul rigassificatore che Snam installerà nel porto e sulla relativa pubblicazione. La richiesta è stata presentata al Commissario straordinario per la realizzazione dell’opera Eugenio Giani e per conoscenza al prefetto di Livorno e al Ministro dell’Ambiente e riguarda la procedura inerente al progetto Snam di collocazione della nave Golar Tundra.
Il Comitato, si ricava da un comunicato stampa, chiede gli atti sul piano sicurezza come "portatori di interessi che riguardano la comunità, direttamente interessata alla presenza di un impianto a rischio di incidente rilevante che si intende porre a poche centinaia di metri dalle abitazioni e da numerosi altri elementi vulnerabili".