Firenze, 12 febbraio 2019 - Dodici uomini di origine albanese, di età compresa tra i 20 e i 47 anni, sono stati arrestati ieri dalla squadra mobile della questura di Firenze, con l'accusa di far parte di una banda specializzata in furti in appartamento. Undici sono finiti in manette in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere, per uno è stata disposta la misura dei domiciliari. Sono almeno 29 i furti che avrebbero messo a segno in abitazioni di tutta la Toscana, nelle province di Firenze (10 furti), Livorno (4), Pisa (12), Pistoia (2), Siena (1). I malviventi sono accusati anche di 14 episodi di ricettazione.
La banda agiva di notte, quando i proprietari dormivano, approfittando nella maggior parte dei casi delle finestre lasciate aperte per il caldo in estate. In altri casi forzavano gli infissi dopo averli raggiunti arrampicandosi sulle grondaie. Per evitare che si potesse risalire a loro i ladri arrivavano sui luoghi dei furti con mezzi pubblici come treni o autobus, col volto spesso parzialmente coperto e indossando sempre i guanti. I furti, nella quasi totalità dei casi, si sono verificati alla presenza delle ignare vittime che, al risveglio, non hanno potuto far altro che constatare l'amara sorpresa. Ci sono stati episodi in cui i malviventi non si sono limitati a portare via solo ciò che era all'interno degli appartamenti saccheggiati: spesso, quando saltavano fuori le chiavi di un'auto, se ne appropriavano per rientrare rapidamente alla base, consapevoli del fatto che almeno per qualche ora questa non sarebbe stata segnalata alle forze di polizia.
Prima di entrare in azione spengevano sempre i telefoni oppure, per depistare gli investigatori, li lasciavano accesi in un'abitazione di fortuna. Secondo quanto spiegato però, gli agenti della squadra mobile li avrebbero individuati proprio grazie a un telefono cellulare, risultato rubato, che sarebbe stato scordato in carica in un'auto, anch'essa rubata e poi abbandonata dai malviventi dopo il colpo.
I 29 furti contestati alla banda sono stati messi a segno in vari comuni toscani, tra i quali Lastra a Signa (Firenze), Signa (Firenze) Pontedera, Pontassieve (Firenze), Rosignano Marittimo (Livorno), Cecina (Livorno), Castagneto Carducci (Livorno), Cascina (Pisa), San Miniato (Pisa), Pistoia, Poggibonsi (Siena) e Montelupo Fiorentino Firenze).
Tra gli arrestati, finiti in manette ieri a Firenze, Pontassieve (Firenze), Calenzano (Firenze) e Marina di Massa (Massa Carrara), anche il sospetto ricettatore seriale del gruppo e una donna, che veniva contattata dai ladri per "recuperarli" dopo i furti.