REDAZIONE CRONACA

La sfida dei porti: carbon-free entro il 2030

Livorno e Piombino accelerano i progetti per l’elettrificazione delle banchine. La calata Sgarallino ha un impianto di ’cold ironing’

Il sistema portuale del Tirreno settentrionale, che comprende Livorno, Piombino e i porti delle isole minori, si appresta ad attuare una delle principali disposizioni del piano nazionale di rilancio finanziato con i fondi Unione Europea: la trasformazione in chiave della sostenibilità ambientale con interventi relativi in particolare all’energia elettrica per i servizi e per le navi. L’obiettivo è anche quello di ridurre deasticamente l’inquinamento alla città ed allo stesso porto. Ieri il presidente dell’Autorità portuale Luciano Guerrieri ha preso parte a Roma all’assemblea generale di Assoporti, l’associazione dei sistemi portuali che ha esordito nel suo nuovo assetto con il presidente Rodolfo Giampieri e il nuovo direttivo. Guerrieri ha anche brevemente relazionato sul piano che a suo tempo aveva preparato quando dirigeva il porto di Piombino, e che contemplava la totale indipendenza elettrica del porto grazie alle sole fonti sostenibili, eolico e fotovoltaico. Potrebbe essere un punto di partenza, con gli adeguati cambiamenti e le necessarie integrazioni, anche per il porto labronico. Lo stesso impianto di “cold ironing” costruito anni fa sulla calata Sgarallino, il primo (e ad oggi unico) in Italia in ambito portuale, pur non essendo mai stato utilizzato per carenza di navi attrezzate, può essere un altro punto di partenza, con una serie di interventi di aggiornamento. Gli uffici tecnici di palazzo Rosciano ci stanno lavorando. L’obiettivo è quello di arrivare a elettrificare tutte le banchine dedicate alle navi passeggeri- sia traghetti che crociere- con punti di fornitura elettrica derivata da fonti non inquinanti. Secondo quanto si è detto anche nell’assemblea di Assoporti si punta a rendere i porti italiani carbon-free entro il 2030: ed è un obiettivo non più così utopistico. Ci sono soluzioni tecniche già adottate anche in altre aree marittime europee, come i campi eolici inshore e sulle dighe portuali, che assicurano rendimenti notevoli.

Hai già un abbonamento?
Questo articolo è riservato agli abbonati

Accedi senza limiti a tutti i contenuti di iltelegrafolivorno.it e dei siti collegati.Naviga senza pubblicità!

ABBONAMENTO SETTIMANALE

2,30 € 0,79 € a settimanaper le prime 24 settimane. Addebito ogni 28 giorni.
Nessun vincolo di durata. Disdici quando vuoi
mese
anno