
La Magona di Piombino produce laminati piani zincati e verniciati ed occupa più di 500 persone
Lo stabilimento Magona di Piombino è in crisi. Il paradosso è che la fabbrica (che impiega 500 lavoratori), è competitiva e produce lamiere zincare e verniciate di qualità, solo che risente dei problemi finanziari del gruppo a cui appartiene, Green Steel Liberty. La fabbrica di Piombino è stata messa in vendita e questo potrebbe anche risolvere i problemi della Magona, i sindacati chiedono però la regia da parte del Governo che tuteli i lavoratori e un sito produttivo strategico per la filiera dell’acciaio in Italia. Oggi è previsto un incontro con Toker Ozcan, ceo di Green Steel Liberty (gruppo Liberty Steel), e domani si terrà un vertice al Ministero con un tavolo ristretto tra istituzioni e Segreterie nazionali e Territoriali dei sindacati.
Al tavolo per il Ministero probabilmente Mattia Losego, dirigente responsabile della politiche per la risoluzione delle crisi di impresa. Due appuntamenti cruciali per cercare di evitare lo scenario più temuto: il fallimento e l’amministrazione straordinaria dello stabilimento, che potrebbe avere conseguenze devastanti sull’indotto e sul tessuto produttivo locale. "Abbiamo già vissuto questi scenari – ricorda la Fiom – e sappiamo che non portano soluzioni rapide, solide né garanzia di rilancio, ma solo impoverimento di competenze e perdita di identità industriale". "Va evitato il fallimento – conclude la Uilm – la Magona è una fabbrica che funziona".
Maila Papi