La Golar Tundra via da Piombino fra tre anni

La Golar Tundra via da Piombino fra tre anni

La Golar Tundra via da Piombino fra tre anni

La destinazione finale della nave Golar Tundra sarà al largo di Vado Ligure. La localizzazione è stata ufficializzata ieri dall’ad di Snam Stefano Venier e del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Nella seconda metà del 2026 la nave rigassificatrice lascerà il porto di Piombino, dove si trova attualmente, per essere posizionata a quattro chilometri dalla costa nello specchio acqueo, già interdetto alla navigazione, al confine con Quiliano e Savona. Quindi, come annunciato dal commissario e presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il rigassificatore lascerà Piombino fra tre anni. "Con l’istanza presentata in queste ore da Snam – ha spiegato Toti – e con la costituzione della struttura commissariale si avvia il percorso per il posizionamento nel Mar Ligure della nave".

A differenza del Comune di Piombino, quindi la Regione Liguria accoglie positivamente la nave Golar Tundra. "L’importanza di questa nave – ha spiegato Venier, ad di Snam – testimoniata dal fatto che la sua capacità è già stata praticamente tutta venduta per i prossimi 20 anni. Si tratta di un’infrastruttura necessaria per la sicurezza energetica del Paese, che lavorerà al 100% a Piombino per i prossimi 3 anni e quando verrà spostata nella nuova sede lavorerà al 100% per i prossimi 17 anni".

Intanto il Governo ha posto la fiducia sul decreto rigassificatori che è passato a maggioranza nonostante il voto contrario dell’opposizione. "La destra – commentano i deputati Pd Simiani, Bonafè e Boldrini – ha respinto sia un emendamento che un ordine del giorno al Decreto Rigassificatore che, senza nuove spese per lo Stato, avrebbe garantito ai territori risorse per realizzare opere e promuovere la crescita sostenibile delle comunità". Il Pd aveva proposto di innalzare dall’1 a 2% le compensazioni automatiche per i territori dove sono collocate le opere.

Maila Papi