Portoferraio (Isola d’Elba, Livorno). 2 luglio 2023 – Un viaggio affascinante nel mondo della cronaca giudiziaria, condotto dalla sapiente mano di Laura Volpini, criminologa di fama nazionale, che è tornata per poche ore sulla sua isola a presentare l’ultima fatica, il libro “Il Prisma, storie di omicidio e dintorni’, ed. La Bussola, 2022.
L’incontro - introdotto dalla giornalista Michela Gargiulo - si è tenuto la sera del 1 luglio a Marina di Campo.
La videointervista
Ogni capitolo del libro segna una fase del suo percorso professionale. Dagli incontri nel carcere di Rebibbia con le detenute politiche Adriana Faranda, l’ideologa delle Brigate Rosse, Laura Braghetti, la carceriera di Aldo Moro e Francesca Mambro, condannata per la strage di Bologna del 1980.
“Pensi che in carcere il rosso e il nero si eliminavano per un’appartenenza al rango di detenute politiche, ritenuto superiore rispetto a quello delle detenute comuni”, ci racconta la dottoressa. Poi si apre un capitolo affascinante; quello sull’infanticidio, in cui tra le altre si parla di Anna Maria Franzoni. “È stato un caso che mi ha impegnato molto. Una personalità interessante per i suoi potenti meccanismi di difesa” - ci spiega la scrittrice – “ la negazione e l’identificazione proiettiva, come quando incolpò la vicina di casa. La Franzoni è una perfezionista e quel giorno doveva assolutamente accompagnare il figlio Davide allo scuolabus. Questo aspetto, unito al pianto di Samuele, con la vulnerabilità della notte precedente, in cui aveva chiamato la guardia medica per un probabile attacco di ansia, hanno rappresentato un cortocircuito che ha innescato l’azione violenta.”
Poi ci sono altri due temi importanti nel libro di Laura Volpini: quello sulle malpractices relative all’ascolto dei bambini, come nel casi dei “Diavoli della Bassa Modenese” e quello ancora aperto di Bibbiano.
L’ultimo capitolo tratta dell’autopsia psicologica della vittima, per individuare il movente e restringere le ipotesi investigative, in cui l’autrice narra casi di femminicidio di cui si è occupata; come il caso di via Poma o quello di Serena Mollicone. In questa parte affronta anche il tema delle persone scomparse, analizzando tra gli altri il caso di Ettore Majorana, il fisico scomparso nel 1938 a Napoli. Le sue letture preferite? “Faletti, Camilleri, Carofiglio”.
Valerie Pizzera