La bambina nasce sul treno “Frecciabianca” grazie a due livornesi

Un’operatrice sanitaria prende in mano la situazione e si fa aiutare in videochiamata dalla collega ostetrica: entrambe sono di Livorno

Un treno "Frecciabianca"

Un treno "Frecciabianca"

Pisa, 5 luglio 2023 – Sulla carta d’identità ci sarà scritto “nata a Arquata Scrivia, Alessandria”, ma per tutta la vita potrà raccontare la storia assurda del giorno in cui è venuta al mondo: a bordo di un treno Frecciabianca di Trenitalia.

E’ successo lunedì 3 luglio: la singolare équipe nell’improvvisata sala parto era formata dalla capotreno Loredana Ferreri, dal caposervizi Andrea Luschi, dall’operatrice sanitaria livornese dell’ospedale di Pisa Isabella Carnero e, collegata in videochiamata, dall’ostetrica livornese Daniela Sanfilippo, chiamata dalla collega Carnero.

Il Frecciabianca era partito da Roma con destinazione Torino. A bordo una donna in avanzato stato di gravidanza. Poco dopo la stazione di Genova il capotreno è stato avvertito che la donna aveva iniziato il travaglio. E’ stata disposta così una fermata straordinaria nella stazione di Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, ed è iniziata la ricerca di un sanitario a bordo del convoglio.

L’operatrice sanitaria Carnero, che stava andando a trovare sua mamma a Torino, non si è tirata indietro: ha chiamato la collega e amica ostetrica Daniela Sanfilippo, che era a casa perché nel suo giorno libero dal lavoro, e grazie alla videochiamata si è fatta assistere nelle operazioni per far sì che tutto andasse liscio.

Il post di Giani

“La prima cosa che ho pensato, quando ho risposto alla chiamata, è stata a uno scherzo – racconta l’ostetrica Daniela Sanfilippo, contattata da FSNews.it – poi quando ho capito che era tutto vero mi sono resa conto che la soluzione della videochiamata, proposta dai dipendenti di Trenitalia, fosse la migliore".

Il caposervizio all’inquadratura con il compito di far vedere bene tutto ciò che succedeva, il capotreno a supportare emotivamente e fattivamente la mamma, l’ostetrica da casa a coordinare e l’operatrice sanitaria ad aiutare nella gestione del parto.

“Il personale di Trenitalia è stato perfetto, ha collaborato in ogni manovra, così come i viaggiatori – racconta Isabella Carnero – la mamma si è sentita protetta mentre stava dando alla luce la sua seconda figlia. Ho capito, inoltre, che tutte le stelle si erano allineate quando, chiedendo degli asciugamani, una viaggiatrice di 86 anni ha aperto la sua valigia e me li ha dati. Erano profumati, puliti e perfino stirati. Una roba di altri tempi”.

Grande emozione

L’emozione è stata indescrivibile un po’ per tutti, e non soltanto per la mamma. "Si è trattato di una giornata di lavoro davvero particolare e, ovviamente, senza precedenti – racconta la capotreno Loredana Ferreri – e tutto è andato per il meglio. Sono felice di aver contribuito a questo bel momento. Lavoro in Trenitalia dal ’95, e questo penso resterà il giorno più adrenalinico e bello della mia carriera professionale”.

Trenitalia sta, inoltre, pensando a uno speciale omaggio visto l'evento straordinario. La bambina è nata, intorno alle 12, in appena 40 minuti di travaglio. Insieme alla mamma è stata trasportata all’ospedale San Giacomo di Novi Ligure dalla Croce Verde, salita sul treno dopo il parto. Il convoglio, temporaneamente adibito a sala parto, è giunto a Torino trenta minuti dopo l’orario previsto. Un ritardo di cui nessuno si è lamentato, giustificato da un motivo davvero straordinario.