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Jsw, cassa integrazione prorogata. Siglata l’intesa per 1310 lavoratori

Azienda e sindacati hanno raggiunto l’accordo per lo stabilimento di Piombino: avanti ancora un anno

Il tavolo della trattativa per la Jsw di Piombino

Il tavolo della trattativa per la Jsw di Piombino

PIOMBINO (Livorno)L’obiettivo è arrivare al via dei nuovi investimenti per l’acciaieria verde Metinvest-Danieli da 2,3 miliardi di euro e la riqualificazione dei laminatoi delle rotaie Jsw. Un obiettivo da raggiungere nel quadro di un Accordo di Programma che vede impegnati il Ministero delle Imprese, Metinvest Adria e Jsw per il rilancio del Polo Siderurgico di Piombino. E in questo quadro è stato raggiunto l’accordo su riorganizzazione aziendale e ammortizzatori sociali del personale.

Jsw e le parti sindacali hanno firmato la richiesta di proroga della cassa integrazione per un altro anno, fino al 7 gennaio 2026. Alla firma, oltre ai segretari dei sindacati era presente la direzione aziendale di Jsw Steel Italy, rappresentata dal responsabile delle Risorse umane Francesco Mazzarri e dall’avvocata Cristina Ferrari. In una nota, la società Jsw Steel Italy presieduta da Marco Carrai specifica che l’ammortizzatore, sociale riguarderà 1.310 lavoratori: nel dettaglio, per 500 appartenenti ai centri di costo attivi sarà prevista una cassa fino al 90%, mentre per gli 810 dipendenti di centri di costo inattivi la cassa equivarrà a zero ore. In sostanza, fa sapere Jsw, si tratta di un incremento del numero dei lavoratori attivi, seppur in regime di cassa integrazione, rispetto alle 400 unità previste nel memorandum siglato col ministero delle Imprese.

Entra inoltre nell’accordo il principio delle rotazioni dei lavoratori in cassa integrazione con cartellino attivo, con la conseguente maggior equità interna, come richiesto in sostanza dai sindacati. L’azienda si impegna anche a non ricorrere a esternalizzazioni delle attività durante il periodo coperto dalla cassa integrazione. Al tempo stesso è prevista la possibilità di una verifica mensile su ferie, permessi e i casi di utilizzo di personale dai centri di costo inattivi.

Secondo Carrai si tratta di "un ulteriore passo che dimostra l’impegno, la costanza e la serietà del gruppo Jsw nell’investimento per il rilancio dell’attività produttiva del polo siderurgico piombinese. Un impegno preso con il governo e le istituzioni locali e regionali che ringraziamo e con le organizzazioni sindacali". La cassa integrazione per Piombino Logistics, il settore della Jsw che si occupa di movimentare le merci al porto e che impiega più di cento unità, era stata firmata nei mesi scorsi.

Sull’accordo per la proroga della cassa integrazione alle Acciaierie Jsw, i sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm hanno espresso "parere positivo per i risultati raggiunti: incremento del numero dei lavoratori attivi, seppur in regime di cassa integrazione, da 400 a 500 unità con cartellino attivo; è stato inserito il principio delle rotazioni dei lavoratori in cassa integrazione con cartellino attivo, migliorando le condizioni di equità interna; è stata garantita l’assenza di esternalizzazioni delle attività durante il periodo coperto dalla cassa integrazione; è stata garantita la possibilità di verificare mensilmente il rispetto e l’utilizzo delle ferie e permessi e nel caso dell’utilizzo di personale dai centri di costo inattivo".

I sindacati, inoltre, hanno ribadito "la necessità di attivare percorsi di formazione professionale, coinvolgendo le istituzioni regionali, per migliorare le competenze dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore in previsione della futura ricollocazione nei futuri investimenti di reindustrializzazione di Metinvest Danieli" e chiesto di "prendere visione dell’accordo riguardante la cessione delle aree tra i due soggetti imprenditoriali, tema cruciale per il futuro dell’azienda e dei lavoratori". Usb infine chiede un controllo molto serrato da parte dello Stato per il rispetto degli accordi.

Luca Filippi