REDAZIONE CRONACA

Il ricordo delle vittime del disastro di Capraia

Il 30 ottobre 2000 morirono sette carabinieri e un agente di polizia municipale. L’elicottero su cui viaggiavano precipitò in mare, non si salvò nessuno

Ieri mattina i carabinieri di Livorno hanno ricordato le vittime del disastro aviatorio di Capraia del 30 ottobre del 2000. Erano le 21.30 circa quando l’elicottero dei carabinieri, da pochi minuti decollato dall’eliporto nei pressi del castello di Capraia, precipitava in mare, inabissandosi e portando con sé le 8 persone a bordo: 7 carabinieri ed un agente della Polizia Municipale di Capraia. Alle 10, alla presenza dei familiari delle vittime, di una rappresentanza del Comando Provinciale Carabinieri di Livorno, della II Brigata Mobile, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali, il Generale di Brigata Stefano Iasson, Comandante della 2^ Brigata Mobile, il Colonnello Daniele Sirimarco, comandante del Raggruppamento Aeromobili dei Carabinieri di Pratica di Mare, ed il Colonnello Piercarmine Sante Sica, comandante provinciale di Livorno, hanno deposto un cuscino di fiori alla lapide commemorativa all’interno della caserma “Generale G. Amico”. Successivamente, alle 10.30, sulla banchina di San Jacopo, sono stati ricordati i nomi di tutte le vittime: i due piloti (i marescialli capi Riccardo Di Meo ed Elvio Possemato), gli altri componenti dell’equipaggio (il maresciallo aiutante Rocco Vignola ed il maresciallo Cristiano Matano) tutti in servizio al Nucleo Elicotteri di Pisa; il comandante della stazione carabinieri di Ardenza, maresciallo capo Ludovico Muratori; il maresciallo Marco Zaccani ed il carabiniere Massimiliano Montanino, entrambi in forza allo stesso presidio livornese, ed il comandante della Polizia Municipale di Capraia Alessandro Benelli. È seguito il lancio di un cuscino di fiori nello specchio d’acqua antistante la banchina. Nella Chiesa di San Jacopo è stata poi celebrata la Santa Messa in suffragio delle vittime, officiata da Don Pietro Folino Gallo.