Campo nell’Elba (Livorno), 15 giugno 2023 – Ha scelto una baia raggiungibile solo a piedi per nidificare. È arrivata probabilmente prima dell'alba a Galenzana, una spiaggia defilata dietro l'affollata cittadina di Marina di Campo, e qui ha deposto le sue uova.
Tra circa un mese e mezzo un centinaio di tartarughine faranno capolino risalendo una sopra l'altra sulla sabbia e si daranno da fare per raggiungere velocemente la riva e scoprire la vita.
A individuare le tracce lasciate dalla mamma tartaruga Caretta Caretta sono stati due turisti mattinieri e attenti. Una bella fortuna, così la Capitaneria di Porto ha messo subito isolato la zona e allertato Arpat e Legambiente. Quando i volontari sono arrivati, hanno avuto la sorpresa di trovare le uova e rapidamente messo in sicurezza il nido. Va tenuto presente che la Caretta Caretta, pur essendo una tartaruga molto diffusa nel Mar Mediterraneo, è a serio rischio di estinzione. I sondaggi realizzati dalla dottoressa Cecilia Mancusi del Settore Mare di Arpat hanno dato risultato positivo: sono state individuate le uova e la nidificazione è stata confermata, proprio al confine del Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano.
La videointervista all’esperta
Ce lo racconta con passione e dovizia di particolari Isa Tonso, la coordinatrice di Legambiente Arcipelago Toscano. Questa mattina, giovedì 15 giugno, è stato installato un Data Log, il rilevatore per monitorare la temperatura del nido ogni 15 minuti e prevedere la schiusa.
Nel pomeriggio è stato effettuato un nuovo intervento per apporre una ulteriore recinzione al nido e anche le telecamere per la videosorveglianza. Le uova adesso sono in sicurezza. Il nido si trova ad appena 7 metri dalla battigia, ma è all’interno di una baia molto riparata dai venti.
Verificare la temperatura all'interno della camera del nido scavata nella sabbia è importante, perché le uova per schiudersi vogliono il caldo. “Le tartarughe sono computer sofisticatissimi", ci spiega Isa, "preferiscono che la temperatura interna del nido sia superiore a quella esterna, quindi principalmente la schiusa avviene quasi sempre di notte".
Isa Tonso, nel direttivo di Legambiente, adesso è la coordinatrice di questo progetto per la protezione delle tartarughe Caretta Caretta, in collaborazione con il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano.
C’è anche la Zerynthia Cassandra
Poi ci racconta dei numerosi progetti che portano avanti, tra cui quelli per la protezione delle farfalle, di cui qui all’Isola d’Elba si annoverano esemplari rarissimi, come la Zerynthia Cassandra, la bellissima farfalla che abbiamo anche avuto la fortuna di trovare e immortalare soltanto due mesi fa sulle Vie del Granito sopra San Piero in Campo.
La Zerynthia Cassandra è un lepidottero che si trova soltanto qui e in Sicilia. Vive al limite di boschi e ampie radure dalla pianura fino ai 1000 metri di altezza e ha un’apertura alare che va dai 4,5 ai 5,5 centimetri. La femmina si presenta con disegno identico al maschio, ma spesso è di dimensioni maggiori.
Staremmo ore e ore ad ascoltare Isa, ma c'è da rimettersi in moto. Non mancheranno altre occasioni per esplorare e raccontarvi i tesori di questo immenso scrigno della natura che è l’Isola d’Elba. di Valerie Pizzera