LUCA FILIPPI
Cronaca

Il day after a Portoferraio dopo l’alluvione. Giani: "Per l’isola d’Elba subito stato di calamità"

Devastanti gli effetti del nubifragio: alluvionate abitazioni e attività commerciali. Il sindaco: "Pompe idrovore spente per un blackout che ha interrotto la linea". .

Portoferraio (Livorno), 15 febbraio 2025 – Sull’Elba una tempesta perfetta: in un’ora piogge torrenziali hanno causato un’alluvione-lampo che ha sommerso la periferia di Portoferraio e causato danni pesanti anche a Bagnaia, Nisporto e Nisportino (nel Comune di Rio) e Procchio. Solo grazie al tempestivo intervento delle squadre di protezione civile e vigili del fuoco, che hanno tratto in salvo 28 persone, non ci sono state conseguenze più gravi.

NOHEADLINE
I residenti di Portoferraio liberano le strade dal fango e dalle auto ormai inservibili dopo essere state travolte dagli allagamenti

E ieri, mentre si spalava il fango e si faceva la prima conta dei danni, è arrivata subito la dichiarazione di emergenza e calamità naturale. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha annunciato l’intervento immediato per l’Elba. Questo il primo atto dopo il nubifragio che ha colpito Portoferraio e altri comuni dell’isola d’Elba. Giani formalizzerà poi al Governo la richiesta di un analogo provvedimento nazionale. "Siamo una regione forte e unita, la Toscana è con i cittadini e comunità colpite", aggiunge il governatore.

Ormai non si tratta di eventi eccezionali, ma di episodi violenti di maltempo che si ripetono con frequenza- A settembre in val di Cecina, a ottobre a Venturina Terme, Cecina e Valdelsa. E poi di nuovo il primo febbraio a Cecina con un anziano salvato nel sottopasso allagato. I temporali autorigeneranti innescati da un mare ancora troppo caldo hanno conseguenze devastanti perché nel giro di un’ora o due scaricano a terra medie di oltre cento millimetri di pioggia, quantità tali da mandare in tilt qualsiasi sistema idrogeologico.

Figuriamoci all’Elba, dove per motivi orografici l’acqua che viene giù dalle colline arriva rapidamente nelle piccole pianure costiere inondando le abitazioni come una valanga. E nel caso di Portoferraio, come spiega il sindaco Tiziano Nocentini, c’è stata anche l’aggravante dell’impasse al sistema di idrovore che avrebbe dovuto proteggere la zona di via del Carburo e via Manganaro: "Purtroppo le pompe non sono partite subito, le squadre sono intervenute per risolvere il problema, ma l’alluvione è stata rapidissima e quando la macchine si sono avviate il danno era già fatto. Cercheremo di capire come rimediare e servirà un’attenta ricognizione su il territorio e sulle scuole".

Già, perché come si è ormai capito non finisce qui. Nel futuro potranno esserci nuovi episodi di questo tipo."All’Elba è disastro climatico – afferma Legambiente Arcipelago – occorre ripensare la manutenzione del territorio e l’urbanistica".

"Negli ultimi venti anni – racconta un residente di via del Carburo – è la terza volta che mi si allaga la casa, non ne possiamo più". Danni pesanti anche alle attività economiche. Una ditta che lavora nel settore delle forniture alberghiere ha avuto tutti i macchinari rovinati e il magazzino con danni ingenti. All’Elba anche il capogruppo Pd in Commissione ambiente di Montecitorio, Marco Simiani, che ha incontrato il sindaco Nocentini e i volontari al lavoro: "Ci aspettiamo dal governo attenzione per questo territorio marginale e in difficoltà, come per tutti gli altri colpiti dal maltempo".

Intanto oggi le scuole restano chiuse, mentre istituti bancari come la Cassa di Risparmio di Volterra hanno messo a disposizione finanziamenti tasso zero per aziende e famiglie colpite.