GIULIO SALVADORI
Cronaca

"Il Comune ha rinunciato alla gestione di un appartamento confiscato alla mafia"

Rosignano: l'intervento del consigliere regionale 5Stelle Gabriele Bianchi e del consigliere comunale Mario Settino. "Primo e sinora unico caso di questo tipo avvenuto in Toscana"

Gabriele Bianchi, consigliere regionale 5Stelle

Rosignano (Livorno), 6 settembre 2017 - Era il lontano 2003 quando un appartamento a Rosignano Solvay, al civico numero 127 in viale Trieste, fu confiscato poiché legato ad attività riconducibili al reato di usura. Nel 2007 fu assegnato al Comune per utilizzarlo con finalità sociali, con palazzo civico che nel 2012 ne affidò la gestione (per far fronte all’emergenza abitativa) alla società in house Crom srl. Negli ultimi anni però l’alloggio non è stato più utilizzato, per via della necessità a procedere alla preventiva sanatoria di alcuni interventi edilizi non autorizzati eseguiti dal precedente proprietario, con l’assegnazione dell’appartamento al Comune che è stata così revocata dall'Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Una vicenda che nella giornata di ieri è stata ripresa dal consigliere regionale 5Stelle Gabriele Bianchi, vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio, che durante una conferenza stampa ha dichiarato: “La lotta alla mafia in Toscana passa anche dall’assegnazione per uso sociale dei beni confiscati alla malavita. In questo i Comuni devono fare la loro parte. In Toscana un anno fa i beni confiscati erano 140, oggi l’ultimo report ne indica 399 e la pagina regionale ne riporta 420. In questo territorio ci sono 44 beni confiscati alle mafie. I nostri gruppi locali hanno provveduto a chiedere conto alle loro amministrazioni sul rispetto della destinazione d’uso sociale e in alcuni casi si sono sentiti dire persino che il Comune non era a conoscenza di averne sul proprio territorio. Addirittura a Rosignano abbiamo il primo caso toscano di bene confiscato restituito all’Agenzia Nazionale per mancata assegnazione. Una situazione allarmante che ci vede profondamente contrariati”.

“Nell’appartamento in questione – sottolinea Mario Settino, consigliere comunale grillino – sussisteva un abuso edilizio e un piccolo problema statico. A causa di ciò, ci ha detto il Comune, questo bene è stato restituito all’Agenzia. Un errore importante, è mancata la volontà politica di investire su questo immobile nonostante il suo chiaro significato simbolico. E ad oggi anche gli altri tre beni confiscati in possesso del Comune non sono stati assegnati”.