
L’emergenza ha condizionato la celebrazione del 5 giugno, la data nella quale l’Arma dei Carabinieri festeggia l’anniversario della sua fondazione avvenuta 206 anni fa. Le limitazioni ancora vigenti hanno impedito la tradizionale cerimonia nella caserma Generale Giuseppe Amico. Cosi ieri il Prefetto Gianfranco Tomao, il Generale di Brigata Stefano Iasson Comandante della seconda Brigata Mobile ed il Colonnello Massimiliano Sole (in foto) comandante Provinciale, hanno deposto una corona d’alloro alla lapide commemorativa dei Caduti. Durante la celebrazione in forma ridotta è stato doverosamente sottolineato l’impegno dei carabinieri nelle settimane dell’epidemia. Già dal primo giorno di lockdown i carabinieri hanno assicurato la loro vicinanza ai cittadini attraverso 112 e le pattuglie dei nuclei operativi e radiomobili delle Compagnie di Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio, delle 27 stazioni. Numerose sono state le segnalazioni di familiari, amici e conoscenti di persone sole che non riuscivano a contattare i loro cari e chiedevano rassicurazioni, o anziani che si trovavano in difficoltà perché costretti a cavarsela da soli. Grazie alla convenzione tra l’Arma e Poste Italiane i carabinieri hanno ritirato negli uffici postali le pensioni di una donna ultraottantenne di Donoratico e di un uomo di 88 anni di Livorno. Dal 9 marzo nelle centrali operative dell’Arma gli operatori hanno ricevuto 11.600 telefonate. I servizi esterni sono stati 5200, ai quali hanno contribuito forestali di Livorno ed nucleo elicotteri di Pisa per verificare il rispetto delle norme anti-contagio.