"Ho venduto la mia anima al blues". Grande talento di Martina Salsedo

Livorno, in questi mesi è in tournée come vocalist principale nella band dell’americano Tony Liotta

"Ho venduto la mia anima al blues". Grande talento di Martina Salsedo

Livorno, in questi mesi è in tournée come vocalist principale nella band dell’americano Tony Liotta

"Ho venduto la mia anima al blues". Parola di Martina Salsedo, cantante livornese, che durante la sua carriera, ha anche lavorato in teatro come attrice ed autrice, in tv e come direttrice artistica. Per seguire l’amato blues ha vissuta molto all’estero, dove è riconosciuta come un talento, tanto che nel 2013 il giornalista della BBC Brian Plumridge l’ha definita Blonde Black, "la bionda dalla voce nera". In questi mesi è in tournée come vocalist principale della band dell’americano Tony Liotta.

È soddisfatta di come sta andando la tournée?

"La tournée sta andando bene e abbiamo girato tanti locali in Europa. Sono felice di essere stata riconfermata anche per il 2025, quando Tony farà un nuovo disco in cui saranno presenti alcuni miei pezzi".

In carriera ha spaziato in vari settori, quale le ha dato le maggiori soddisfazioni?

"I concerti live, la cosa che mi dà più soddisfazione è l’approccio con il pubblico. Durante una performance c’è tutto di me e riesco ad unire l’improvvisazione del momento agli automatismi dovuti ai miei studi e alle mie esperienze".

In carriera ha lavorato con grandi artisti, qual è la collaborazione di cui va più fiera?

"Sono molte e nel nuovo disco che sto arrangiando ci saranno molti grandi nomi italiani e internazionali che però non posso anticipare. I personaggi che più mi hanno segnato sono il maestro Alberto Radius, scomparso poco tempo fa, Tolo Marton, Ricky Portera e il sassofonista Clarence Clemons. Incontri di amore di musica di cui vado fiera, perché conoscere persone oltre gli artisti va al di là dei live".

Qual è invece il palco che l’ha colpita di più?

"San Galgano è stato fantastico e, anche se ho girato grandi palchi, l’averlo calcato con Ricky Portera e un gruppo di artisti italiani mi ha emozionato. Amo i live online, nell’ultimo anno ho fatto più di 400 concerti online e questo mi ha permesso di raggiungere persone di tutto il mondo con la mia musica. La mia scelta di seguire il blues e seguire sempre la "mia" musica mi ha portato fuori dall’Italia e dai riflettori, ma adesso anche grazie al web, dove mi definiscono la Marziana, mi sta tornando tutto indietro".

L’emozione più grande della sua carriera?

"La recensione della BBC è stata un’emozione incredibile, ma in questo momento ciò che mi emoziona è divertirmi con le persone che sono sul palco con me, come mi sta succedendo con Meme Lucarelli".

Quando la rivedremo a Livorno?

"Mio padre è scomparso durante un concerto a Livorno e da quel momento non sono più esibita qua, ho trovato amore altrove, ma spero di poter tornare il prima possibile".

Daniele Mazzi