MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

“Si riaprano le graduatorie del Comune”. La ’carica’ degli idonei

Coloro che sono stati tagliati fuori per la la chiusura delle graduatorie decisa dal Comune di Livorno, invocano il DL 25 del 14 marzo 2025

Il Comitato: «La nostra battaglia non è politica, ma di giustizia. I lavoratori non siano penalizzati»

Il Comitato: «La nostra battaglia non è politica, ma di giustizia. I lavoratori non siano penalizzati»

Livorno, 27 marzo 2025 – Il Comitato riapriamo le graduatorie del Comune interviene in merito alle dichiarazioni del sindaco Luca Salvetti e dell’assessora Viola Ferroni, sulla durata delle graduatorie dei concorsi comunali e sulla recente modifica normativa introdotta dal Decreto Legge n. 25 del 14 marzo 2025.

Scrive il Comitato: “L’Amministrazione Comunale sostiene che il Governo abbia corretto se stesso reintroducendo la validità triennale delle graduatorie, ma questa affermazione non corrisponde a verità. La durata triennale delle graduatorie comunali era già stabilita dal Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) e non è mai cambiata in 25 anni.

Il Governo, con la modifica dell’articolo 35 del D.Lgs. 165/2001, ha semplicemente inserito un rimando esplicito al TUEL, chiarendo quale fosse la giusta normativa di riferimento. Non c’è stata alcuna correzione, né alcuna reintroduzione della durata triennale come erroneamente affermano il sindaco Salvetti e l’assessore Ferroni (con delega al personale, ndr), ma un intervento per risolvere un dubbio interpretativo in cui erano inciampate alcune amministrazioni, tra cui quella livornese”.

Quindi, il Comitato aveva ragione: il Comune doveva applicare l’articolo 91 del TUEL e mantenere le graduatorie aperte per tre anni.

Se il Comune di Livorno avesse applicato correttamente la normativa dall’inizio, riconoscendo la validità triennale delle graduatorie come hanno fatto altri enti locali, non si sarebbe verificato alcun problema.

“Invece l’Amministrazione Comunale di Livorno, ha scelto di chiudere anticipatamente le graduatorie – ricorda il Comitato riapriamo le graduatorie del Comune – escludendo lavoratori idonei e costringendoli a ripartire da zero”.Sempre il Comitato: “Respingiamo con fermezza le accuse del sindaco Salvetti secondo cui il Comitato sarebbe stato illuso dai consiglieri Alessandro Perini e Marcella Amadio (di Fratelli d’Italia che hanno perorato la loro causa, chiedendo all’Amministrazione di tornare sui suoi passi, ndr). Non abbiamo bisogno di essere illusi da nessuno per riconoscere un’ingiustizia e chiedere che venga riparata.

La nostra battaglia non ha colori politici, ma è una battaglia di diritto. Ci siamo mossi per difendere il principio di legalità e la tutela di chi ha superato un concorso pubblico. Ora il Comune non ha più alibi: deve riaprire immediatamente le graduatorie ingiustamente chiuse e garantire il diritto di chi ha superato un concorso pubblico. Chiediamo all’Amministrazione di riconoscere l’errore e di procedere senza ulteriori ritardi alla riattivazione delle graduatorie”.

Conclude il Comitato: “La nostra battaglia non è politica, ma di giustizia. I lavoratori non possono essere penalizzati da decisioni amministrative errate”.