Livorno, 29 gennaio 2021 - Livorno crescerà, si svilupperà, acquisterà peso e importanza, così come tutta la costa. E', in sintesi, quanto ha detto il governatore della Toscana Eugenio Giani intervenendo all'iniziativa 'Next Generation Livorno' al Terminal Crociere. "Qui abbiamo grandi progetti - ha detto Giani, con il concueto slancio che ha sempre avuto per Livorno - come quello della Darsena Europa. Progetti, che mi sembra ora si stiano accelerando. L'identificazione di un commissario con il presidente dell'autorità portuale, che da qui a qualche settimana verrà nominato, è una grande garanzia".
"Inoltre - ha aggiunto il governatore - c'è un impegno che voglio assumere perché la parte di struttura ferroviaria venga ammodernata e garantisca l'opportunità dell'Alta velocità anche sulla costa. Basta leggere la relazione del governo sul Recovery fund per rendersi conto che si va a realizzare l'Alta velocità in tante parti del Paese. E qui avrebbe un carattere di maggiore priorità. Per fare questo occorre un rapporto forte con i nuovi vertici di Ferrovie dello Stato che sono stati nominati da pochi giorni e con i quali avrò un incontro formale di presentazione la prossima settimana".
Dal porto alla cultura, sempre collegata alla costa. "Sono contento che 'gli Uffizi al mare' qui a Livorno sia fra le priorità del progetto del Recovery fund - ha detto il governatore -. La sosterrò perché vedo tanti quadri di mostre temporanee della galleria che si riferiscono al periodo in cui furono costruite le Terme del Corallo a Livorno, ovvero il periodo del Liberty, dell'Art deco'". "Se si ristrutturano le Terme - ha spiegato Giani - c'è la disponibilità del direttore degli Uffizi Eike Schmidt a portare quella collezione qui a Livorno. Sarebbe una sorta di pendant fra gli Uffizi, Livorno, Montelupo con la grande struttura dell'Ambrogiana, la Villa medicea di Careggi... In questo modo gli Uffizi da fiorentini diventerebbero toscani. È un sogno che voglio contribuire fortemente a rendere concreto".
Il governatore si è soffermato anche su altri aspetti dello sviluppo. "Come Toscana abbiamo elaborato progetti potenziali che possano diventare esecutivi e rispettare tutti i canoni del Recovery fund per 15 miliardi - ha detto -. Non pretendo quelli, ma oggettivamente una quota parte significativa vorrei che ci fosse. Il ministro Amendola in questo mi ha tranquillizzato". "Noi dobbiamo essere nell'80 per cento dei progetti previsti dal Recovery fund che passano dai bandi - ha aggiunto Giani -. Per me qualsiasi progetto venga dalla Toscana è da sostenere perché quel che mi interessa è che in quell'80 per cento del Recovery fund che passa attraverso i bandi ci siano piu' progetti toscani possibili".
Giani ha poi parlato anche della politica dell'idrogeno, che "in Toscana deve svilupparsi". Nel Recovery fund è stato inserito il progetto di sviluppo di un treno all'idrogeno che viaggerà sulla tratta ferroviaria Firenze-Faenza.
E il collegamento ferroviario Pisa-Firenze? "E' cruciale e strategico - ha aggiunto Giani -, ma sono consapevole che questo collegamento passa da un intervento molto forte e organico fra Pisa e Livorno, perché è forse la ferrovia piu' satura che c'è in Italia. Dobbiamo fare binari nuovi. Non ce la facciamo a rientrare negli argomenti legati al Recovery fund, ma è indispensabile cominciare a ragionare su uno studio di fattibilità concreto per collegare meglio Pisa e Livorno".
Gli onori di casa dell'iniziativa sono stati fatti ovviamente dal sindaco di Livorno, Luca Salvetti: "L'incontro con il ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola del 3 settembre scorso - ha detto - mi ha dato lo sprint per questo grande lavoro, mi ha dettato le linee generali da cui partire, sostenendo che oltre alle città metropolitane, anche le città medie e i piccoli centri possono avere ottime occasioni. Abbiamo così messo in moto un sistema che ha portato alla stesura del dossier. E' stata attivata una cabina di regia con una parte politica e una tecnica e il contributo scientifico del professor Paolo Dario e la Scuola Sant'Anna di Pisa. Con entusiasmo, professionalità e duro lavoro abbiamo messo a sistema i progetti presentati. Sarà molto difficile riuscire a finanziarli tutti con il Recovery, ma questi progetti rimarranno validi per i finanziamenti europei (che partiranno a breve) e regionali. Abbiamo inserito anche il Lotto 0, la cui realizzazione è un passaggio necessario per unire la provincia al capoluogo, nel tratto completamente abbandonato dalla mobilità nazionale. E' giunto il momento di togliere il freno a mano e proseguire con un altro ritmo. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato alla stesura del dossier che sarà inviato al Governo, in una forma grafica accattivante che lo renderà distinguibile dagli altri".
Il professor Paolo Dario ha ribadito che realizzare il dossier in pochi mesi è un risultato straordinario. "Le idee sono diventate progetti – ha specificato il professore – ricordiamo che la stessa Livorno è nata con un sogno e con il movimento di cose, persone e idee. Dobbiamo ritrovare quella che è stata la radice di Livorno, humus determinante per rilanciare la città. E per far questo è necessario “resettare” e ripartire, seguendo le linee dettate dall'Europa che sono principalmente la digitalizzazione e l'attenzione all'ambiente. L'obiettivo principale dei progetti realizzati è creare posti di lavoro buoni e la grande sfida è riuscire a saper spendere correttamente il denaro del Recovery. Stiamo vivendo in un momento in cui è possibile passare dal sogno al piano operativo".
Alessandro Antico alessandro.antico@lanazione.net