LISA CIARDI
Cronaca

Fi-Pi-Li, 8 mesi di lavori: incubo traffico

Una sola corsia tra Montelupo e Ginestra. Ipotesi limite a 60 km orari

Traffico sulla superstrada Fipili. Foto Germogli

Firenze. 24 aprile 2019 - SI ANNUNCIANO mesi difficili sulla Firenze-Pisa-Livorno, fra code e rallentamenti. Due le cause: una sicura e l’altra ancora da confermare. La prima riguarda gli 8 mesi di lavori nel tratto tra Montelupo Fiorentino e Ginestra (nel Comune di Lastra a Signa). La seconda è legata alla possibile limitazione di velocità (60 orari) su alcuni viadotti. Partendo dai cantieri in arrivo, rappresentano il più importante intervento straordinario di messa in sicurezza della strada di grande comunicazione realizzato negli ultimi 10 anni, dal valore complessivo di quasi 5 milioni di euro.

Finanaziati  dalla Regione e affidati a un raggruppamento temporaneo di imprese (costituito da Sodi Strade Srl, Avr Spa e Feri Natale Srl) i lavori prenderanno il via il 6 maggio, nel tratto tra il chilometro 15+180 e il chilometro 19+375, ovvero nella porzione di strada fra gli svincoli di Ginestra e Montelupo. Per buona parte degli otto mesi resterà utilizzabile una sola corsia per ciascun senso di marcia con prevedibili ripercussioni sul traffico. «Proprio per limitare i problemi – dice l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – abbiamo fatto iniziare i lavori dopo le festività e i ponti. Inoltre, anche se la durata prevista era di 380 giorni, l’impresa si è impegnata a concludere l’opera in 240». Ma per i tantissimi automobilisti in viaggio fra Firenze ed Empoli saranno comunque otto mesi difficili. Per la cronaca, i cantieri prevedono il risanamento della pavimentazione, la stesura di asfalto drenante e fonoassorbente e il rifacimento della segnaletica, la sostituzione di tutte le barriere spartitraffico e di parte di quelle laterali, la sostituzione di diverse barriere fonoassorbenti, il rifacimento della rete di drenaggio delle acque e la posa di cavidotti in vista del futuro passaggio di fibre ottiche.

Intanto resta la spada di Damocle della riduzione della velocità sui viadotti. La Città Metropolitana (alla quale è affidata la manutenzione ordinaria dell’arteria) ha già posizionato vari cartelli con limite massimo a 60 (soprattutto nel tratto livornese), anche se al momento sono oscurati da sacchi neri. Motivo? I controlli scattati dopo la tragedia del Ponte Morandi hanno evidenziato che alcuni guard-rail laterali non sono ancorati in modo idoneo a reggere eventuali impatti con veicoli a velocità elevate. Per ora il provvedimento è congelato: Città Metropolitana e Regione hanno fissato un incontro il 3 maggio per decidere il da farsi. Anche perché il mix fra i due provvedimenti rischia di trasformare la Fi-Pi-Li in un incubo infernale.