Festa dell’Unità, addio alla Rotonda: "Ci spostiamo nei circoli Arci"

LIVORNO Niente Festa dell’Unità anche quest’anno a Livorno nella storica location della Rotonda d’Ardenza. "Siamo ancora alle prese con la pandemia – dice il segretario dell’Unione Comunale Federico Mirabelli – e organizzare una festa di quindici giorni alla Rotonda significa spendere 30-40mila euro di allestimenti che potrebbero non rientrare. Ci sono tante spese da sostenere, dal suolo pubblico ai lavori per gli allacci, l’aspetto economico non è secondario. La garanzia non c’è. Abbiamo deciso di fare piccoli eventi nei circoli Arci vicini alle sezioni del partito". Dunque una rivoluzione delle storiche feste politiche che hanno segnato l’estate livornese di tanti ’compagni’. "Organizzeremo microeventi appoggiandoci ai circoli – spiega Mirabelli – da Salviano e Collinaia, da San Jacopo alla Rosa. Speriamo che nel 2022 si possa riprendere a fare questi eventi in totale sicurezza – continua il segretario – in altre parti della federazione riescono ad organizzarle perchè hanno aree attrezzate per le feste che non richiedono sforzi enormi per l’allestimento". I tempi sono cambiati, anche per le casse del principale partito di questa città alle prese con la diminuzione dei tesseramenti, con la riduzione del numero di amministratori targati Pd che hanno sempre – o meglio, quasi sempre – contribuito alle finanze con una percentuale dello stipendio mensile. "Ricordo – dice Mirabelli – che Livorno si fa carico anche della struttura di via Donnini (sede della federazione) dove ci sono persone in cassa integrazione. Le date degli eventi saranno decise sulla base della disponibilità dei circoli Arci". Le date invece ci sono già per la festa dell’Unità a Donoratico, al Parco Sughere, dal 14 al 18 luglio organizzata dal Pd di Castagneto, e a Marina di Cecina dal 12 al 15 agosto organizzata dal Pd di Rosignano, Cecina, Bibbona e Castagneto. Intanto la federazione guidata da Alessandro Franchi è in movimento: "Stiamo lavorando su alcuni temi: infrastrutture, economia e lavoro, sanità, formazione e scuola. La priorità è incontrare i sindacati e le categorie economiche. In presenza però, la politica si fa in presenza".