GIULIO SALVADORI
Cronaca

Ex zuccherificio nel degrado, il piano di recupero fermo al palo

Cecina: la convezione in dote alla Aulo Cecina Srl è scaduta da tempo e i lavori sono in alto mare, un mastodontico progetto di lottizzazione che di fatto è rimasto incompiuto

L'ex zuccherificio a Cecina Marina

Cecina (Livorno), 10 agosto 2017 - Il via al primo piano di recupero del famoso “comparto B3E” fu dato nell’ottobre del 2007  e riguardava l’area che da quasi 117 anni ospita il complesso dell’ex zuccherificio di Marina, una delle strutture più imponenti del territorio la cui ciminiera, tutt’oggi, sovrasta dall’alto il paese ricordando ai meno giovani i tempi in cui l’odore dolciastro delle barbabietole da zucchero invadeva tutta l’area urbana che sorge intorno al grande viale alberato di Marina. La convezione in dote alla Aulo Cecina Srl (inerente il primo lotto R3, ossia l’area residenziale prevista tra via Ginori e il parco di San Vincenzino) è scaduta da tempo e i lavori sono in alto mare, un mastodontico progetto di lottizzazione (tipico degli anni Novanta, periodo in cui venne concepito) che di fatto è rimasto incompiuto a causa della pesante crisi che sta vivendo il settore dell’edilizia. Con la Aulo Cecina Srl che dopo tutto questo tempo non ha rispettato neanche il vincolo primario per proseguire la costruzione delle abitazioni, ovvero la ristrutturazione dell’immobile centrale (l’ex fabbrica) che entro cinque anni doveva essere consegnato al Comune pronto per ospitare una struttura polivalente con all’interno il nuovo teatro cittadino.

In pratica la convenzione del 2005 impegnava la proprietà, la Aulo Cecina Spa, a chiudere i lavori dopo dieci anni dal ritiro delle concessioni edilizie e nel frattempo a consegnare al Comune l’ex fabbrica (l’immobile centrale) restaurata. Al momento però tutto è ancora fermo, dato che i lavori per la parte pubblica non sono neanche partiti, e da palazzo civico gli amministratori premono perché l’impegno economico sottoscritto anni fa dai concessionari venga rispettato. Il Comune ha dato la propria disponibilità per ripensare la convenzione e per aprire un tavolo di trattativa con la Aulo Srl ma ad oggi le cose certe sono due: il progetto per il nuovo teatro resta un utopia e l’amministrazione (giustamente) pretende i 4,2 milioni pattuiti all’inizio con la ditta cecinese, che siano in opere pubbliche o in fidejussioni.

Vale comunque la pena ricordare in cosa consisteva il progetto di riqualificazione dell’ex zuccherificio approvato dal Comune nel 2005. La Aulo Srl rilevò i 76mila metri quadri di superficie per attuare un ambizioso progetto di archeologia urbana che prevedeva in primis la ristrutturazione dell’immobile centrale da convertire in struttura polivalente, e poi la costruzione di 250 appartamenti (ognuno di circa 80 metri quadri e suddivisi nei tre comparti residenziali R1, R2, R3), due aree commerciali (nei comparti C1 e C2), un hotel-residence, parcheggi, piste ciclabili e pedonali, spazi verdi ed un museo. Ora tutto è  nel degrado e in stato di abbandono.