REDAZIONE CRONACA

Eni produrrà carburanti per l’aviazione

Livorno, ma il destino dello stabilimento non è ancora certo. Pressing della politica sul Governo per l’apertura di un confronto

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Spunta anche la raffineria di Livorno nel piano di crescita di Saf Eni che vedrà già dai primi mesi del 2022 l’avvio di una produzione di oltre 10 mila tonnellateanno di carburanti sostenibili per l’aviazione. Un processo tramite distillazione di bio-componenti prodotti nelle bioraffinerie Eni a Gela e Porto Marghera (Venezia) grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining. Le materie prime utilizzate saranno esclusivamente di scarto come grassi animali. Tale prodotto, denominato “Eni Biojet” conterrà il 100% di componente biogenica e potrà essere utilizzato in miscela con il jet convenzionale fino al 50%.

Le sorti della raffineria Eni non fanno dormire sonni tranquilli ai dipendenti. Da tempo ormai la politica locale si è mossa per chiedere risposte al Governo e, proprio pochi giorni fa, è stato chiesto dal consiglio regionale – che all’unanimità ha votato una mozione del consigliere livornese Francesco Gazzetti – un incontro a Roma. Anche il parlamentare del Pd Andrea Romano ha chiesto al Ministro per lo Sviluppo Economico "un tavolo di confronto con Eni, con le amministrazioni locali e le organizzazioni sindacali per condividere una strategia sul futuro dell’impianto di Livorno. E’ urgente rispondere all’emergenza lavoro provocata da un lato dall’assenza di prospettive di investimento sull’impianto e dall’altro dagli annunci sulla chiusura della linea carburanti. Vigileremo sui tempi di convocazione del tavolo, che ovviamente devono essere molto urgenti. E insieme ai Sindaci di Livorno e Collesalvetti, insieme al Presidente della Regione Toscana, avvieremo ogni iniziativa necessaria a garantire che l’impianto Eni di Livorno non veda in alcun modo indeboliti i livelli occupazionali e le prospettive di rilancio ed eventuale riconversione".

Alle parole di Romano erano seguite quelle del sindaco Luca Salvetti: "Sono state presentate nel recente passato, ipotesi che potevano portare a un miglioramento ambientale della situazione e al consolidamento dello stabilimento. Si erano ipotizzati nuovi impianti di bio-carburante che si muovevano nel senso della transizione ecologica e che oggi, pur rimanendo tra gli obiettivi di Eni sembrano essere sospesi nei progetti dell’azienda. Ipotesi queste che avevano trovato e trovano la disponibilità delle istituzioni territoriali. Abbiamo bisogno di comprendere in che modo il Governo intenda muoversi per garantire il futuro di Livorno".

m.b.

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