
Una manifestazione dell'Unione inquilini
Livorno, 22 giugno 2023 – Solo a Livorno si contano 370 alloggi popolari vuoti, ma per poterne assegnare una parte rapidamente alle famiglie in graduatoria servono lavori di manutenzione anche di minima entità.
Per facilitarne l’esecuzione, a nome di Unione Inquilini Daria Faggi e Paolo Gangemi hanno proposto a Casalp di ricorrere all’autorecupero già previsto dalla normativa regionale.
"Abbiamo avviato un confronto con il presidente di Casalp Marcello Canovaro, per ora ufficiosamente, per individuare nuove modalità per riassegnare più rapidamente i 370 alloggi pubblici vuoti che fino ad ora non è stato possibile ristrutturare. È vero che la Regione ha stanziato in questi giorni 5 milioni da destinare a questo scopo in tutta la Toscana, ma essendo pressante il bisogno di dare un tetto alle famiglie sfrattate, per accelerare i tempi, si può subito puntare sull’assegnazioni delle case nelle condizioni di fatto (con assenso dell’assegnatario) nel caso di appartamenti già messi in sicurezza, ma con piccoli lavori di ripristino da eseguire in autorecupero previsto dalla Legge Regionale n.2/2019 fino ad oggi inattuata. Casalp sembra disponibile".
Ma non basta per Unione Inquilini, perché ha chiesto "di aprire anche a Livorno un tavolo con la grande proprietà immobiliare. L’incontro promosso dal Sindaco e dal Prefetto con la proprietà privata però non ha dato i frutti sperati. – sottolineano Faggi e Gangemi – Nostro obiettivo è ottenere la disponibilità di una quota di appartamenti sfitti per far fronte all’emergenza abitativa. Nessun rappresentante della grande proprietà si è presentato. Unici interlocutori i rappresentanti di UPPI e ASPI, che hanno confermato la diffidenza dei propri iscritti ad affittare senza garanzie, che dovrebbero essere date dalle istituzioni stesse".
Concludono Faggi e Gangemi attaccando il Comune per "l’ uso discutibile dei fondi del PNRR, che non hanno aggiunto nei progetti presentati una casa popolare in più. E anche il Piano Regolatore in revisione non pare cogliere la drammatica situazione sociale".